Vasco Brondi, la musica del futuro, lanciato da Ferrara sotto le Stelle

Vasco Brondi, la musica del futuro

Il cantautore ferrarese raccontato da Bobo Roversi, che lo invitò a “Ferrara sotto le stelle”

 
 
«Gli addetti alla fabbricazione di buon umore sono in cassa integrazione». Le cose, per gli italiani in generale e per giovani in particolare, non vanno proprio a gonfie vele e non è una condizione degli ultimi mesi ma una realtà che il Paese si trascina da tempo. Vasco Brondi, con il suo progetto musicale “Le luci della centrale elettrica”, l'aveva già capito quattro anni addietro. Nel 2007 il cantautore ferrarese, poco più che ventitreenne, iniziava a farsi notare con concerti viscerali, nevrotici e arrabbiati; il forte impatto emotivo che lasciavano le sue esibizioni sul pubblico ha cominciato a richiamare l'attenzione. Un primo demo, contenente qualche canzone autoprodotta, veniva diffuso, prima ancora che dalle recensioni e dalle attenzioni mediatiche, tramite passaparola. Nel giro di sei mesi suona due volte al Renfe, prima come "spalla" e poi come headliner, l'album ufficiale doveva ancora uscire ma i ragazzi cantavano già insieme a lui molte delle canzoni proposte; le conoscevano e si riconoscevano in quel malessere che lui, con tanto furore, recriminava. «Un giorno l'ho chiamato e gli ho proposto di suonare in apertura a Ferrara Sotto le Stelle - racconta Roberto Roversi, che segue Brondi dagli esordi - . Era la prima volta negli ultimi anni che un ferrarese si esibiva su quel palco; le canzoni avevano uno spessore notevole e stavano entrando nel circuito nazionale. Meritava di avere una visibilità maggiore e quella era una buona occasione». Sono mesi veloci e intensi quelli che separano il Renfe da piazza Castello. “Canzoni da spiaggia deturpata” nel frattempo era uscito sul mercato; in copertina un disegno di Gipi e sul retro una foto emblematica di Brondi che corre ai piedi del polo Montedison. «Vasco aveva le idee chiare fin dall'inizio - continua Roversi -. L'immagine di copertina, le liriche, erano tutte nella sua testa; sapeva dove stava andando anche se era alle prime armi». .. C
 
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