Giovedì 2 febbraio 2012, ore 16.30, Biblioteca G. Bassani (Ferrara, via Grosoli, 42) primo appuntamento con la letteratura fantastica. Susi Andreatta, ideatrice della Saga di Adrian raccontata in Sulle tracce di Amina (Curcu & Genovese Ass., 2008), e ne Il Barone e la fiamma (Curcu & Genovese Ass., 2009) conVERSAno Dario Gigli e Gian Luca Balestra riguardo i modi dello scrivere fantasy ed i prossimi sviluppi di una saga medievale che ha entusiasmato molti lettori. Autrice: Susi Andreatta – Di mestiere fa l’ostessa e per rilassarsi scrive audaci romanzi d’avventura tra cui Il barone e la fiamma. La saga di Adrian (Curcu & Genovese Ass., 2009), Sulle tracce di Amína. La saga di Adrian (Curcu & Genovese Ass., 2008). Il suo angolo di Paradiso si chiama “Osteria de Falesina”, dove il marito fa il cuoco e lei – tra un episodio e l’altro della saga di Adrian – serve orgogliosamente ai tavoli. Susi è sposata da quindici anni e ha due splendidi bambini. ConVERSAno: Gian Luca Balestra (Presidente di Colonne d’Ercole Associazione Culturale; Coordinatore di Spigoli&Culture spigol@ture) - Docente precario di Storia, Italiano, Filosofia, etc., nelle scuole superiori della Provincia di Ferrara (attualmente all’IPSIA di Argenta e all’IPSIA di Cento). Laureato in storia presso l’Alma Mater Studiorum (1988). Dottorato di Ricerca a Venezia (1996). Cultore della materia presso la cattedra di Storia della seconda guerra mondiale e dei movimenti partigiani, corso di laurea in Storia contemporanea dell’Università degli studi di Bologna (1990-2005). Autore di due volumi e numerosi saggi sulla storia d’Italia tra l’Unità e la seconda guerra mondiale. Dario Gigli – Originario di Taranto (classe 1983). Laureato in Lettere moderne ad indirizzo storico-geografico (2006), presso l’Università di Ferrara. Ha pubblicato: Taras (Este Edition, 2004); L’eco del Mare (Este Edition, 2006); Il Regno di Pietra (La Riflessione-Davide Zedda, 2010). Da molti anni collabora con la rivista Leggere Donna e con la Tufani Editrice, dirette entrambe da Luciana Tufani. Organizza: Colonne d’Ercole Associazione Culturale - nasce nel 2007. «l’approccio singolare, l’insieme delle elaborazioni costituiscono le caratteristiche principali del modo di agire dell’associazione in rapporto alle differenti forme d’arte e di pensiero. Le Colonne d’Ercole non rappresentano un confine invalicabile, piuttosto un limite oltre cui spingerci.» (da Premessa allo Statuto dell’Associazione). Organizza insieme a “Spigoli&Culture spigol@ture” (www.spigolature.net), numerose iniziative tra cui il Si Gioca (Biblioteca G. Bassani di Ferrara, 2011). Spigoli&Culture - spigol@ture (www.spigolature.net) - nasce ufficialmente il 21 marzo 2006, grazie all’impegno di Gian Luca Balestra, Massimo Gherardi e Antonella Chinaglia, con il Manifesto Costitutivo “Spigoli VIVI” scaturito dal confronto di opinioni tra tutti gli autori/artisti presenti/attivi in quei giorni. Un sito, quasi una rivista, con recensioni di libri, film, musica, teatro, eventi e tanto altro, ma soprattutto spazio per esprimere opinioni. Il tutto costruito senza schemi preconcetti; un confronto franco e aperto di idee. Le iniziative organizzate si trovano, elencate e commentate, nel menu “Chi Siamo” all’interno della sezione “… oltre il web”.Visualizza altro |
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...