Paolo Giardini VENDERE FRIGORIFERI AGLI ESQUIMESI consigli di lettura al Pd Ferrara

E’ introvabile il libro “Frigorifero agli esquimesi” di Jean-Pierre Lehnisch, sulle strategie e segreti del mestiere dei maghi della vendita. Peccato. Se riuscissi a trovarne una copia la invierei al sindaco di Ferrara, spesso in difficoltà a proporre dei frigoriferi-equivalenti ai ritrosi ferraresi-esquimesi-equivalenti. Direi che comunque, per la sua utilità, il sindaco dovrebbe farlo cercare e acquistare dal Comune, anche a prezzi da amatore. A dire il vero l’ho solo sfogliato anni fa in libreria quel libro, senza comprarlo, e non ricordo se è esaustivo. Ma direi che per fare onore al titolo è impossibile che non comprenda le tematiche di Problem Solving (in frares: risolvar i problema) e i relativi approcci al contrario in Problem Solving Reversed partendo da una soluzione per individuare un problema con quella attinente, per cui una volta offerto un frigorifero basta identificare ciò che serve per spiegare al fortunato esquimese qual è un suo problema risolvibile dal frigorifero, e il gioco è fatto! Facile, no?
Consideriamo il recente caso in cui il sindaco, lamentando d’aver fatto sistemare la scuola elementare di Quartesana senza sapere del rischio di chiusura per mancanza di bambini, se l’è presa con i dirigenti scolastici. Non sappiamo se i dirigenti scolastici gli abbiano ricordato che ci sono uffici comunali dedicati al servizio statistico, per cui il sindaco era in grado di conoscere meglio di altri il trend demografico di Quartesana. Inutile dire che per la defaillance elementi faziosi pretenderebbero la sua testa e la rifusione dei danni, come è inutile dire che affrontando la questione in “Problem Solving Reversed” si può sistemare il tutto. Riassumiamo il problema: un frigorifero-scuola-elementare è piazzato all’esquimese-Quartesana a corto di bimbi. L’assenza di bambini, non ci piove, vuol dire declino, malinconico degrado in area abitata da vecchi.
Che può fare il sindaco? Niente, non chiamandosi Nicolò (che di qua e di là dal Po teneva impegnati i fonti battesimali), e poi è giusto che i quartesanesi non abbiano la discendenza che non si meritano. Comunque è un fatto che scuola elementare non significa esclusivamente infanzia, perché l’aggettivo elementare è il più indicato a tutte le età volendo sollevare concetti primitivi. Il potenziamento delle abilità cognitive dell'individuo ottenute col metodo Feurstein, per esempio, che la scuola primaria sa applicare magnificamente, è utilissimo a tutti.
Anzi, lo è di più per gli adulti già fossilizzati. Proviamo solo a considerare che in Comune c’è chi compra rozze biciclette a 1.000 euro l’una invece di comprarle con molto meno spesa in materiali inossidabili. Oppure a quella folla di politici entusiasta dell’esperimento di piantare nel fango con mezzi di fortuna un ospedale in zona scomoda ad arrivarci non solo per carenza di strade. Oppure a chi crede che sia attendibile la tanto decantata stabilizzazione di un ferito ottenuta dall’ambulanza e dall’auto medica prontamente arrivati, solo perché qualcuno crede d’aver capito che è deterministicamente sicura invece che semplicemente probabilistica con gradi di aleatorietà sconosciuti. E’ come essere certi che la Spal quando gioca in casa vince sempre. Bastano questi esempi ricavati dall’antropologia del palazzo comunale per dimostrare che si potrebbero riempire di classi traboccanti di adulti le aule della scuola elementare di Quartesana. E ridarle vigore, smalto, e potere attrattivo al paese!
Sì, è proprio auspicabile che il libro “Frigorifero agli esquimesi”venga acquisito come manuale dall’amministrazione comunale.

 

Paolo Giardini