POLITICANTEMENTE SCORRETTO a Ferrara

La stampa riporta che durante il consiglio straordinario sulla sanità del 14 giugno scorso in Castello, il direttore dell’USL dottor Saltari ha precisato che la Casa della Salute (il nuovo nome dato alla vecchia mutua) sarà aperta al pubblico in orario diurno nei giorni feriali. Il sindaco di Ferrara era seduto allo stesso tavolo, eppure la stampa non ha riportato commenti sulle sue reazioni a tale notizia, né ha riferito che fosse immerso ad occhi chiusi in profonde meditazioni per le quali poteva sfuggirgli quanto si diceva. E’ quindi incomprensibile che non si sia stracciato le vesti in appassionata difesa della propria autorevolezza, perché la fredda laconicità di Saltari implicitamente conferiva l’attendibilità storica del racconto di “Biancaneve e i 7 nani” ad un precedente messaggio dato dal sindaco in consiglio comunale (“ .. le aziende e le istituzioni sono impegnate a realizzare in Corso Giovecca una struttura sociosanitaria chiamata Casa della Salute, che garantisca la continuità assistenziale nelle 24 ore 7 giorni su 7”), autorizzando così a trasferirlo serenamente nel cestino della carta straccia del Palazzo. L’amministrazione è sempre indiscussa maestra d’informazione utile e attendibile. Le manca solo un assessorato all’oroscopo.

Già il Saltari, anticonformisticamente fedele al suo status di medico, in passato aveva constatato che portando al Pronto Soccorso un paziente gravemente ammalato/infortunato “anche un minuto fa la differenza” (dando ragione ai poveri autisti delle ambulanze che correndo verso l’ospedale rischiano sempre gli incidenti attraversando a sirene spiegate gli incroci col semaforo rosso), e questo non è piaciuto alla maggioranza consigliare amica intima del sindaco, persuasa che gli autisti delle ambulanze con feriti gravi a bordo possano tutti, indistintamente, farsi una comoda pausa caffè al bar prima di consegnare il trasportato all’ospedale. Insomma, quando il direttore USL apre bocca, il sindaco spera sempre che voglia sbadigliare perché se parla, fra cose implicite ed esplicite, non esprime mai niente di “politicantemente corretto”. Meglio quindi non sentirlo. E forse qui sta la spiegazione della sua mancata reazione: nessuno ha notato per caso se s’era applicato i tappi auricolari quando per Saltari è stato il momento d’intervenire?   

 
Paolo Giardini