Delbuonisti a Ferrara? PPF Attacks!

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Nessun Tribunale si è mai espresso sull’anticipata revoca

Da Valentino Tavolazzi
 
Con riferimento alle recenti dichiarazioni dell’assessore al bilancio del Comune di Ferrara Roberto Polastri: Soprattutto non è possibile un confronto di merito con chi è unicamente motivato e accecato dal livore contro l’Amministrazione comunale che a suo tempo lo ha licenziato da direttore generale (giustamente licenziato, almeno a parere dei tribunali che si sono occupati della questione su iniziativa di Tavolazzi)”, desidero informare i lettori che mai nessun tribunale si è pronunciato, né é stato chiamato a farlo, sulla legittimità della revoca anticipata del mio incarico di direttore generale presso il Comune di Ferrara, da parte dell’ex sindaco Gaetano Sateriale e del vice sindaco Tiziano Tagliani, semplicemente perché tale clausola era contrattualmente prevista, unitamente a quella del risarcimento dovutomi, in caso di sua applicazione.
 
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Polastri: Arroganza meno pericolosa dell’incompetenza
 
di Valentino Tavolazzi
 
L’assessore Polastri dimostra ancora una volta, con la sua scomposta reazione agli emendamenti di Ppf al bilancio 2010,  l’arroganza di chi non ha argomenti per difendersi, e non essendo disponibile ad ammetterlo, lancia insulti all’interlocutore.  Questa considerazione, peserebbe molto nel giudizio sul politico di professione, se non dovessimo registrare un fatto ancora più grave: l’assessore al bilancio del Comune di Ferrara non sa fare i conti!  In verità lo avevamo capito da tempo, quando nel 2006 mise mano al derivato Dexia, abbassando da 4,24% a 2,85% il limite inferiore del tasso euribor, al di sotto del quale il Comune deve pagare a Dexia cifre da capogiro. Una mossa devastante che nel 2010 costerà ai cittadini 1,1 milioni di euro e 730 mila euro nel 2011.

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Le risposte…. tardano a venire
 
di Giovanni Mari



E’ vero! Io non sono Silvano Lora , e nemmeno un amministratore delegato di nessuna società, al quale il Sindaco si è prodigato ad elargire giustificazioni sull’acquisizione dell’area “ex Camilli” definendola una cosa  estremamente necessaria per il decoro della città ( senza però citare alcuna cifra relativa ai costi che la collettività dovrà sobbarcarsi per la sua bonifica, e stando alle parole di un Consigliere della sua maggioranza, basterà un’aratina e tutto tornerà come nuovo).
 
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