GIULIO BARBIERI SPIRITO LIBERO

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FROM ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

Io amo Ferrara correrà sia in Comune che in Provincia

di Marco Zavagli

 

 

Io amo Ferrara correrà sia in Comune che in Provincia. L’assemblea dell’associazione ha bocciato la mozione del consigliere comunale Alex De Anna, che chiedeva di “concentrarsi solo sulla città” e a deciso di candidarsi anche per il Castello. A questo punto, se Giulio Barbieri è sicuro come candidato al municipio, ogni ipotesi è aperta per chi sfiderà Marcella Zappaterra e Mauro Malaguti sotto i colori di IaF.


L’imprenditore prestato alla politica non scopre le carte e anticipa solo che “il 2 febbraio ci sarà un grande evento che confermerà la nostra presenza alle amministrative: faremo sul serio”. Per ora è solo dato sapere chi non sarà della partita. In primo luogo Savini e Tavolazzi, “con i quali – ribadisce Barbieri – non voglio aver alcun tipo di rapporto politico; loro si spendono per quello che non sono: non sono dei civici”.


Altra porta chiusa per Davide Verri. “È fuori tempo massimo – taglia corto il presidente di IaF -; forse tre mesi fa ci sarebbe stato ancora tempo per un confronto, ma dopo che ha deciso di restare nel Pdl si è automaticamente chiamato fuori dai giochi”.

Anche con l’ex senatore Nando Rossi e Monia Benini, fondatore e presidente di “Per il bene comune”, non pare sia scoccato l’idillio.


Tra tanti discorsi chiusi se ne potrebbe aprire uno per Mario Testi, ex Forza Italia e leader del comitato ambientalista FerrAria Pulita. Ipotesi che Barbieri quantomeno non esclude: “potrebbe essere lui come tanti altri – concede -. Testi è una persona a noi vicina, che ha tenuto un comportamento esemplare per chiarezza e lealtà nei nostri confronti. È questo il modo di fare politica che ci piace”.

(MARCO ZAVAGLI)

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Per chiunque sarà il candidato in Provincia, comunque, varrà la “regola dell’autobus”. “L’autobus è il nostro simbolo – spiega Barbieri – ti può portare ovunque ma ti devi sedere dove c’è posto. Alcuni posti sono già occupati e chi sale si accomoda dove trova un sedile libero, altrimenti rimane in piedi e aspetta”. E quanto alla cabina di regia non ci sono dubbi: “chi guida sono io”.