https://www.fantascienza.com/30288/prototipazione-la-tecnologia-che-viene-dal-futuro
Da sempre, gli scrittori di fantascienza immaginano il futuro. In alcuni casi, descrivono mondi interi, società future, trascinano noi lettori a seguire le sorti di interi popoli, non necessariamente terrestri, illustrandoci le loro usanze e la loro cultura, ma anche la loro tecnologia. In altri casi, la loro attenzione si focalizza su dettagli, particolari. E proprio la tecnologia e la scienza sono altre due colonne della science fiction, oltre al futuro (ce ne sono ovviamente anche altre).
A volte nei racconti o nei romanzi capita che una singola tecnologia sia la co-protagonista della storia. Oppure, sono elementi di sfondo che però hanno il loro peso nella messa in scena, credibilità e plausibilità del mondo che si sta raccontando. Prendiamo la serie originale di Star Trek, creata da Gene Roddenberry, e facciamo due esempi concreti. Il primo è un classico: i comunicatori con cui Kirk e Spock si relazionano fra loro e con gli altri membri dell’Enterprise a lunghe distanze sono senza alcun dubbio gli antesignani dei nostri smartphone, e li ricordano anche nella forma oltre che nella loro principale funzione tecnologica. Esempio numero due: i replicatori. In questo caso si tratta di dispositivi che trasformano l’energia in materia, permettendo così di ottenere qualsiasi tipo di oggetto, ma anche cibo o bevande di qualsiasi genere. Se ci pensiamo bene, i replicatori somigliano un po’ alle nostre attuali stampanti 3D, che consentono la creazione di oggetti tridimensionali a partire da un modello digitale.