Ferrara, Argenta-Trigabolo, Grandi Chef...

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  La storia del Trigabolo diventa un docufilm. Ad annunciarlo è il Gambero rosso che, sul suo portale online ha dato notizia dell’inizio delle riprese. L’opera, realizzata dal regista imolese Mauro Bartoli, racconterà la storia del mitico ristorante di Argenta che, tra gli anni Ottanta e Novanta, rivoluzionò l’alta cucina italiana. “Il Trigabolo – Storia di un ristorante leggendario” (questo il titolo provvisorio dell’opera) tramite testimonianze dei protagonisti e immagini dell’epoca racconterà l’epopea di un gruppo di giovani chef che fecero una vera e propria rivoluzione gastronomica, aprendo la strada a una nuova cucina di avanguardia. Nel docufilm ci saranno ovviamente i componenti della brigata del locale argentano: Igles Corelli, Bruno Barbieri, Mauro Gualandi, Marcello Leoni, Italo Bassi, Piero Di Diego, Flavio Errani. Ma anche la testimonianza di Giacinto Rossetti che, assieme a Gigino Basigli, fondò il ristorante affidando la guida della cucina a un giovanissimo e intraprendente Corelli. Non mancheranno i contributi di importanti giornalisti e critici gastronomici, come Paolo Marchi e Luigi Cremona. Una storia avvincente non solo di cucina d’avanguardia, ma anche di vita, che il regista Bartoli ha voluto raccontare in una pellicola, rendendo onore a un ristorante che, in quegli anni, era un riferimento a livello nazionale e internazionale.

Nella storia

Corelli ha iniziato la sua grande carriera da chef proprio al Trigabolo, per poi spostarsi alla Locanda della Tamerice immersa nelle valli di Ostellato e poi il passaggio in Toscana. Impossibile elencare tutti i momenti importanti legati al Trigabolo, basti pensare che nel ’90 l’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, dopo un’escursione all’Oasi di Campotto aveva pranzato al ristorante argentano, parlando di politica e dei temi caldi di quel periodo. «Il Trigabolo e Saperi e Sapori per noi erano una forma di lotta», così parlava il patron Rossetti raccontando di quella incredibile esperienza. «Nascevano idee su idee, senza sosta. Era un nuovo Umanesimo. Partecipavamo alla nascita di grandi novità e forse inconsapevolmente, senza coscienza, stavamo costruendo un nuovo modo di fare cucina. Abbiamo creato un nuovo modo di approcciarsi alla ristorazione vivendo l’ultimo momento di vera reperibilità delle materie prime nobili. Nell’85 ci dissero che dovevamo usare solo prodotti industriali, noi ci siamo ribellati e in questo travaglio è nato non solo il Trigabolo, ma anche Saperi e Sapori dove si sono confrontati chef provenienti da tutta Europa». Nel giugno 2023 in piazza Garibaldi ad Argenta all’Unico Bistrot, il locale che fino al 1993 ospitò il Trigabolo, è stata apposta una targa per celebrare i 40 anni dall’apertura del locale. Alla cerimonia partecipò lo chef Corelli, leader della celebre brigata che creò piatti oggi storici. L’onore di scoprire la targa fu affidato proprio a Rossetti che non ci ha pensato due volte a rispolverare i fasti, per poi puntare però anche il dito verso chi (o coloro) che ne causarono la capitolazione. «Il Trigabolo non è morto, durerà ancora. Ma dal ’93 lo sfinimento causato dalle amministrazioni di ogni genere ci ha fatto chiudere».