Angelo Giubileo tag su Facebook,il Destino della Necessita'...

Grazie per la condivisione, Roby

Il giorno ven 11 ott 2024 alle ore 13:16 Roby Guerra <guerra.roby@gmail.com> ha scritto:

 ---------- Forwarded message ---------

Da: Angelo su Facebook <mentions@facebookmail.com>
Date: ven 11 ott 2024 alle ore 12:12
Subject: Angelo Giubileo ti ha taggato in un post su Facebook
To: Roby Guerra <guerra.roby@gmail.com>


Angelo Giubileo ha taggato te e altre 32 persone in un post . Angelo ha scritto: "IL DESTINO DELLA NECESSITÀ Oggi, la tecnica ci pone di fronte a sfide decisive per il futuro della nostra stessa specie. In passato - a fronte della prospettiva che Riccardo Campa definisce "consolatoria" e al cui apice si eleva e inscrive il pensiero di Parmenide - la tecnica - con l'avvento dell'imperialismo e del cristianesimo - apriva alla possibilità di un futuro "rivoluzionario", di matrice corrispondentemente storica o religiosa. Oggi, entrambe queste matrici rappresentano invece l'espressione di una tecnica ormai consunta, che ha esaurito la propria forza motrice e cioè la propria forza ideologica. Ma, altresì, oggi la prospettiva della tecnica è cambiata. Perché, come sapientemente il filosofo e scienziato britannico Alfredo North Whitehead avrebbe detto ancora oggi, la prospettiva dell'IA e dell'ingegneria genetica è diventata senz'altro più "concreta", e tale da prevedere un futuro più "probabile" per una nuova specie che oggi diciamo transumana o postumana ma non sappiamo esattamente "cosa" sia. E allora, come ripeterebbe ancora oggi Heidegger, dall'"oblio del disvelamento dell'essere", sorge il concreto "pericolo" e dal pericolo l'idea di una concreta "salvezza". E allora, concretamente - aldilà della prospettiva consolatoria dell'essere parmenideo o heideggeriano - oggi non si tratta più di scegliere se "essere o non essere", ma se "mutare o perire". In futuro, tutti saremo parmenidei o postumamisti. E tutto questo è ciò che Riccardo Campa spiega più di ogni altro e nel modo migliore, da almeno quindici anni; il tempo trascorso dalla prima alla seconda edizione del suo saggio: "Mutare o perire". Emanuele Severino ne aveva già parlato nel suo "Il destino della necessità", configurando la scelta del futuro di allora tra la forma dell'essenzialismo heideggeriano e la forma del nichilismo nietzschiano. Angelo Giubileo" Maggiori informazioni su tag in Facebook .
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Angelo Giubileo ha taggato te e altre 32 persone in un post.
Angelo ha scritto: "IL DESTINO DELLA NECESSITÀ Oggi, la tecnica ci pone di fronte a sfide decisive per il futuro della nostra stessa specie. In passato - a fronte della prospettiva che Riccardo Campa definisce "consolatoria" e al cui apice si eleva e inscrive il pensiero di Parmenide - la tecnica - con l'avvento dell'imperialismo e del cristianesimo - apriva alla possibilità di un futuro "rivoluzionario", di matrice corrispondentemente storica o religiosa. Oggi, entrambe queste matrici rappresentano invece l'espressione di una tecnica ormai consunta, che ha esaurito la propria forza motrice e cioè la propria forza ideologica. Ma, altresì, oggi la prospettiva della tecnica è cambiata. Perché, come sapientemente il filosofo e scienziato britannico Alfredo North Whitehead avrebbe detto ancora oggi, la prospettiva dell'IA e dell'ingegneria genetica è diventata senz'altro più "concreta", e tale da prevedere un futuro più "probabile" per una nuova specie che oggi diciamo transumana o postumana ma non sappiamo esattamente "cosa" sia. E allora, come ripeterebbe ancora oggi Heidegger, dall'"oblio del disvelamento dell'essere", sorge il concreto "pericolo" e dal pericolo l'idea di una concreta "salvezza". E allora, concretamente - aldilà della prospettiva consolatoria dell'essere parmenideo o heideggeriano - oggi non si tratta più di scegliere se "essere o non essere", ma se "mutare o perire". In futuro, tutti saremo parmenidei o postumamisti. E tutto questo è ciò che Riccardo Campa spiega più di ogni altro e nel modo migliore, da almeno quindici anni; il tempo trascorso dalla prima alla seconda edizione del suo saggio: "Mutare o perire". Emanuele Severino ne aveva già parlato nel suo "Il destino della necessità", configurando la scelta del futuro di allora tra la forma dell'essenzialismo heideggeriano e la forma del nichilismo nietzschiano. Angelo Giubileo"
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Roberto Guerra