Davide Foschi, artista, Nuovo Rinascimento...

 

Comunicato Stampa:
"Sogni, Specchi ed Enigmi: l'arte visionaria di Nathalie Jacquounain in mostra a Milano"
Il Centro Leonardo da Vinci Art Expo di Milano ospiterà, dal 26 ottobre al 24 novembre 2024, una straordinaria mostra intitolata “Sogni. Specchi. Enigmi.”, dedicata all’artista visionaria Nathalie Jacquounain. Curatore della mostra, Luca Siniscalco; Direttore artistico, Davide Foschi, Art Manager, Rosella Maspero. L’esposizione si inserisce in un contesto di ricerca estetica profonda e stimolante, dove si mescolano echi di tradizioni artistiche del Novecento con un’indagine introspettiva sull’essenza stessa della realtà, dei sogni e del simbolo.
L’evento sarà inaugurato con un vernissage sabato 26 ottobre alle ore 18:00, che includerà una presentazione critica e un rinfresco, con ingresso libero per il pubblico.
Nathalie Jacquounain, artista dalle molteplici influenze, è nota per il suo straordinario talento nel combinare stili artistici differenti. Il suo lavoro, come evidenziato da Luca Siniscalco, curatore della mostra, mette in dialogo tre grandi movimenti del secolo scorso: il cubismo, l’espressionismo e il surrealismo. In quest’ambito, le opere di Jacquounain si rivelano un mosaico di riferimenti e suggestioni, che richiamano una pluralità di immaginari storici e culturali.
Nel suo approccio cubista, l’artista sperimenta con la scomposizione geometrica delle forme, in particolare nello studio degli spazi e dei dettagli, dando vita a composizioni che riflettono una nuova concezione della realtà.
Tuttavia, è con l’espressionismo che le sue opere raggiungono un’intensità emotiva singolare: i suoi personaggi non sono semplici figure, ma entità che racchiudono sentimenti, sensazioni profonde, frammenti di un vissuto che si manifesta più nell’interiorità che nella rappresentazione esterna. L’elemento surrealista emerge nel modo in cui le sue tele appaiono sospese tra sogno e realtà, creando un universo onirico che avvolge lo spettatore e lo invita a interrogarsi sul senso ultimo delle immagini che osserva. Il tema del sogno è particolarmente centrale nell’arte di Nathalie Jacquounain, ma non come semplice narrazione.
Le sue opere non raffigurano sogni espliciti, ma sono pervase da una dimensione onirica che coinvolge e destabilizza.
Gli scenari e le figure sembrano appartenere a un mondo tra il reale e l’immaginario, quasi che le opere stesse fossero proiezioni dei sogni più che rappresentazioni della realtà visibile. Il sogno è una delle fonti principali del simbolismo nella cultura artistica.
Riprendendo le riflessioni di Eduard Cirlot nel suo celebre Dizionario dei simboli, possiamo comprendere come la Jacquounain recuperi l'antica credenza nei sogni premonitori, riadattandola alla sensibilità moderna, in dialogo con le teorie psicoanalitiche di Freud e Jung. L’artista esplora così i meandri dell’inconscio umano, facendo emergere paesaggi interiori che non sono soltanto specchi del sogno, ma anche nuove mappe della realtà. Il tema dello specchio ricorre con insistenza nelle opere della mostra.
In alcune tele appare esplicitamente, come in “Specchio” o in “Narciso”, mentre in altre è suggerito dalle strutture compositive o dalla simbologia sottesa. Lo specchio è sempre stato un simbolo ambiguo: da una parte riflette il mondo, dall’altra lo duplica, generando domande sulla natura della realtà stessa. È uno strumento che, come il sogno, definisce uno spazio liminale tra il mondo visibile e quello invisibile, tra il noto e l’ignoto. In questo senso, lo specchio assume un significato filosofico profondo, come sottolineato da Andrea Tagliapietra nel suo recente saggio sulla metafora dello specchio.
L'arte di Jacquounain utilizza lo specchio come metafora per riflettere sul rapporto tra realtà e illusione, invitando lo spettatore a esplorare i propri riflessi interiori. I suoi dipinti, pervasi da enigmi e atmosfere oniriche, nascondono significati misteriosi che emergono gradualmente.
Il colore, spesso tenue e soffuso, contribuisce a creare atmosfere suggestive e avvolgenti, dove il limite tra il conosciuto e l’ignoto si dissolve. Ritornano così i riferimenti al pensiero di filosofi e artisti che hanno fatto dell’enigma uno dei cardini della loro riflessione, da Hegel a Paul Klee, fino a Massimo Donà.
La natura enigmatica dell’arte, come insegna il mito della Sfinge, non si lascia ridurre a una comprensione immediata o razionale, ma richiede di essere esplorata attraverso i simboli e i misteri che custodisce. Una delle opere più emblematiche della mostra è sicuramente il “Narciso” di Nathalie Jacquounain, una rappresentazione che rielabora il mito classico con una sensibilità moderna e surrealista.
Qui, la figura di Narciso non è solo quella del giovane che si perde nell’idolatria del proprio riflesso, ma diventa anche un simbolo dell’ambigua relazione tra immagine e realtà, tra ammirazione e distruzione.
La rilettura di Jacquounain, arricchita da un’intensa stratificazione simbolica e stilistica, invita a riflettere su come l’immagine possa essere, al contempo, rivelazione e inganno. La mostra “Sogni. Specchi. Enigmi.” rappresenta un’opportunità imperdibile per esplorare l’opera di Nathalie Jacquounain, un’artista che attraverso la pittura riesce a indagare le profondità dell’animo umano e del mondo simbolico. Le sue tele non offrono risposte immediate, ma invitano lo spettatore a perdersi nei meandri del sogno, del riflesso e dell’enigma, proponendo una visione dell’arte come continua esplorazione e scoperta. L’ingresso è gratuito e la mostra sarà visitabile dal 26 ottobre al 24 novembre 2024 presso il Centro Leonardo da Vinci Art Expo a Milano. Un’occasione per immergersi in un universo estetico ricco di suggestioni e riflessioni profonde.
Vernissage della mostra:
Sabato 24 novembre 2024, ore 18
Centro Leonardo da Vinci Art Expo Milano,
via Carlo Torre 24 - Milano
Ingresso libero. Info e accredito:
 
Centro Leonardo Da Vinci, mostra Sogni Destinaazioni, Natalie Jacquoanian, Ott. Nov, 2024
vernissage 28 10