La competizione elettorale italiana è sotto la lente di ingrandimento degli osservatori internazionali e ogni elemento riferito ad essa passa in filigrana al setaccio della sicurezza dell'Occidente. La debolezza del nostro Paese si misura ance da questo stato di cose e qualsiasi sia l'esito delle elezioni politiche non si mancherà di discuterne l'attendibilità e la funzionalità in chiave estera di un risultato che si presterà inevitabilmente a diverse letture strategiche. La principale accusata di promuovere destabilizzazione e soprattutto disinformazione è la Russia di Putin. Quanto sta avvenendo nel Nord Europa e nella regione Baltica con le interferenze militari di Mosca è solo un aspetto di un disegno più vasto che punta "neutralizzare" il Vecchio Continente e con l'esso l'intero Occidente, disegno che, se provato, coinvolgerebbe pericolosamente anche la leadership americana, ponendone seriamente in dubbio la legittimità. La necessità di controllare l'attendibilità delle notizie e delle informazioni ha messo in allarme l'Unione Europea al punto che, aldilà delle divisioni procurate dalla Brexit, ha finito per ricompattare sul piano della difesa anche informatica i paesi europei e la Gran Bretagna, Una partnership tanto più necessaria quanto imprescindibile in un momento di confusione dovuto anche alla sfida migratoria e al terrorismo, oltre che alla decisione di avviare operazioni militari in Niger, in Mali e dintorni per contrastare sia i traffici illeciti connessi con l'immigrazione clandestini e l'eversione fondamentalista islamica. L'irrompere a gamba tesa della Russia negli affari occidentali non è da adesso, ma l'evento elettorale italiano diventerà il banco di prova della sua pericolosità. Finanziamenti occulti e fake news, oltre che interferenze informatiche spregiudicate sono tutti dati dunque su cui concentrare l'attenzione di qui alla data delle elezioni politiche 2018.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi