LA RETE BASE DELLO SPIONAGGIO.

La sede del General Security Directorate a Beirut in Beirut è ritenuto il luogo da dove è stato lanciato un sistema di spionaggio a vasto raggio nel mondo, con interventi che hanno coinvolto utenti di numero impensabile, che, a loro insaputa, hanno creduto che tutto funzionasse normalmente, mentre, invece, venivano registrati tutti gli elementi a loro riferiti, dall'audio alla localizzazione, foto, profili, abitudini, scambi di messaggi e altri dati sensibili. Aldilà del monitoraggio delle vite private dei singoli utenti, la questione geopolitica della vulnerabilità e controllabilità della totalità della rete internet e di quella variegata della messaggistica e del web in genere- compresi siti e blog-, in particolare Facebook, Youtube è all'ordine del giorno: in tale quadro infatti gli agenti segreti  sono in grado di controllare e verificare tutto di tali utenti e dei loro ignari corrispondenti. Come ho accennato già su Asino Rosso, nei giorni scorsi il primo ministro svedese- nel contesto dell'acceso dibattito che si sta sviluppando nel suo paese sulla necessità di prepararsi alla di fesa da possibili attacchi ed interferenze dei russi,- ha lanciato un piano di contrasto della disinformazione e della propaganda nemica. In USA, intanto, le autorità stanno cercando di estendere l'opera di sorveglianza di massa ai fini difensivi; e analogamente stati democratici e non cercano di utilizzare al massimo la rete ai fini geopolitici, militari e soprattutto spionistici. E tutto ciò mentre contemporaneamente lobbies criminali stanno sfruttando i buchi della cybersicurezza dei sistemi digitali in ogni direzione a loro utili. circostanza che è orientata a far accettare scelte ideologiche o commerciali atte a soddisfare la pancia, cioè gli istinti, tant'è che i venditori di soluzioni facili sono a loro volta venditori di fake news.
Casalino Pierluigi