Nota di AsinoRosso1 Giorno della Memoria e anche per la coincidenza elettorale quasi una non stop di iniziative spesso ancora strumentali. Come noto, tutta la nostra libido al genio ebraico e allo Stato di israele che taluni vorrebbero costringere ad accettare l'improbabile democrazia stato palestinese (una Palestina che ha ancora nel suo statuto come programma la distruzione dello Stato di Israele!). Ferrara naturalmente non si smentisce con corali azioni e iniziative semi soviet ancora troppo spesso, anche con assurde comparazioni tra le discriminazioni dell'Europa nazista a suo tempo con i migranti dei nostri tempi. Sintomatico un intervento dell'Intellighenzia rossa retro attuale ferrarese, da cui già una replica puntuale non ideologica. Noi aggiungiamo quanto segue (info link finali):
L'intervento di G. De Michele è fazioso e sintomatico di certa fu sinistra anche per almeno altri due motivi:
- Ignora bellamente (o finge di non sapere) appunto certa attuale storiografia globale - ad esempio un certo Revisionista ma non solo provocatorio e di statura internazionale quale E. Nolte che ha dimostrato il meastro quasi di Hitler, ovvero un certo Stalin, gulag lager compresi. Ovvero l'antisemitismo, come anche poi analisi strette contemporanee, tipico anche di certa intellighenzia di sinistra (ieri come oggi), anche Stalin con gli ebrei. Che fine hanno fatto molti "ebrei" liberati dall'Armata Rossa, spesso poi finiti nei lager gulag della successiva Europa dell'Est sovietica
- Come noto De Michele è ultra filo palestinese e contro lo Stato ebraico ufficiale di Israele....
Insegnare giustamente l'antisemtismo contro gli ebrei ma a una dimensione non è memoria della Shoah ecc. , ma favorire l'oblio e i nuovi antisemitismi, in primis quello arabo islamico palestinese, ben più minaccioso - come da cronache pluridecennali - di sparuti e irrilevanti gruppuscoli nostalgici attuali.
Insomma - per oggettività - meglio il De Michele scrittore che quello politico ideologico nel senso che anche legittime le sue posizioni - secondo molti o almeno altri deja vu, ma in contesti pubblici scolastici andrebbero premesse con trasparenza le sue precise matrici ideologiche.
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www.estense.com Egr. direttore, ho letto con attenzione la lezione svolta a scuola dal prof. Girolamo De Michele, soprattutto perché convinto, da sempre, che il razzismo sia la cosa peggiore che può scaturire dall'essere umano. E' proprio a partire da questa premessa che mi sento in obbligo di evidenziare che in quanto letto c'è qualcosa che non quadra. Se è docente in una scuola di partito, è libero di inculcare ai suoi allievi tutte le ideologie che vuole. Diversa cosa se si tratta di scuola pubblica in cui agli allievi dovrebbero essere impartite nozioni improntate alla sola verità e globalità dei fatti e non "adeguate" alle ideologie personali. Vengo ai fatti: ben venga che quelle vergognose pagine della nostra storia non siano lasciate andare nel dimenticatoio, ma bisogna evitare che non vengano catalogate come "meschine" faziosità politiche qualora questi studenti decidessero di approfondire l'argomento, poiché questo avrebbe conseguenze molto più gravi dell'obblio. Queste nefandezze dovrebbero |
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