Un festival di teatro per rigenerare il quartiere Giardino | estense.com Ferrara: Si è chiuso con un totale di 120 proposte artistiche provenienti da tutta Italia, il bando per partecipare alla prima edizione del Festival di microteatro Bonsai, organizzato dall'associazione culturale Ferrara Off, in collaborazione con Píndoles microteatre fora del teatre di Barcellona. Sono sette le proposte artistiche selezionate dalla giuria - formata dalle associazioni Ferrara Off, Píndoles, Web Radio Giardino, da Marino Pedroni, direttore del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara e dalla drammaturga Margherita Mauro - e che sabato 7 e domenica 8 ottobre animeranno la rassegna di spettacoli in alcuni spazi del Quartiere Giardino di Ferrara. La particolarità di questo festival, che prende spunto da quello che Píndoles organizza da tre anni a Barcellona, è quella di dare vita a spettacoli di breve durata (un quarto d'ora circa) da rappresentare, più volte, in spazi non teatrali, davanti a un numero ridotto di spettatori. Il festival sarà parte integrante della rigenerazione del
Nota di ARosso Equivale a mera Realtà Virtuale illudersi di rigenerare un quartiere sequestrato ai ferraresi con la mera cultura: avrebbe senso se dinamica innestata in forme complementari a un piano di sicurezza concreto e , piaccia o meno, più o meno militirizzato. Così è panem et circense e mera propaganda velleitaria anche politiche e nello specifico mistificazione del PD e i buonisti ingenui o collusi. Al di là del valore oggettivo culturale in sé, suona anacronistica (e troppi esempi anche d'altitudine) questa forma di art politik con artisti - magari in buona fede- che nei fatti esitano come meri artisti di Corte, un grave problema a Ferrara totalmente msiconosciuto ma che conferma il trend manieristico, poco critico anche a Ferrara di troppa arte e letteratura contemporanea.
Nota di ARosso Equivale a mera Realtà Virtuale illudersi di rigenerare un quartiere sequestrato ai ferraresi con la mera cultura: avrebbe senso se dinamica innestata in forme complementari a un piano di sicurezza concreto e , piaccia o meno, più o meno militirizzato. Così è panem et circense e mera propaganda velleitaria anche politiche e nello specifico mistificazione del PD e i buonisti ingenui o collusi. Al di là del valore oggettivo culturale in sé, suona anacronistica (e troppi esempi anche d'altitudine) questa forma di art politik con artisti - magari in buona fede- che nei fatti esitano come meri artisti di Corte, un grave problema a Ferrara totalmente msiconosciuto ma che conferma il trend manieristico, poco critico anche a Ferrara di troppa arte e letteratura contemporanea.