Il caso Zanardi. Ferrara era New York ma da un pezzo è Mosca

di Benito Guerrazzi


Boom nazionale per il sindaco donna quasi "antimigrante" del ferrarese (Codigoro) con rilanci sulle principali testate e persino interventi diversamente audio del Renzignolo del PD che dialetticamente l'ha ripudiata con un lapidario, più o meno, la sindaca sbaglia e neppure nulla da discutere.  Gli esiti poi sono a livello local, parodie persino renziane in merito dei soliti Vitello e clan PD, persino un sindaco di Ferrara che cita un noto filosofo con un aut aut  off topic,  o con il PD migrantico o fuori dal PD, o io o lei.. (????).  Fino a prova contraria che c'entra  il sindaco di Ferrara con gli elettori e i cittadini della sindachessa che a a quanto pare trova ancora i suoi consensi nella comunità codigorese? Poi altre puntate secondo il solito anche se parossistico persino copione soviet ben noto... Alla fine nessun margine per la sindachessa, che quasi si è rimangiata tutto, parlando di provocazione.

Quel che più è scandaloso è che nessuno o quasi dentro la povera sinistrata sinistra residua nota l'anormalità nel 2017 di censure del genere: dentro il PD supposto democratico, innegoziabili le eresie di sindaci fuori dal coro!

Ancor più della questione centrale, questo il grande problema anche ferrarese: se par normale certo andazzo nelle classi dirigenti al potere a Ferrara..politici e anche informazione..... insomma  è tutto un simulacro, livello minimo storico assoluto della democrazia nel ferrarese (e in Italia si sa...).

Insomma, anche se gli artisti a Ferrara  vagheggiano Ferrara 500 anni fa come New York, nel reale Ferrara da un pezzo è come la Mosca ancora pre Gorbaciov e caduta del Muro di Berlino: in fondo tutto è molto coerente...


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