I migranti diventano insegnanti | estense.com Ferrara: di Giuseppe Malatesta Copparo. 'Valorizzare saperi e competenze dei richiedenti asilo ospitati nel territorio attraverso un progetto che riempia di significato la parola integrazione, tanto abusata quanto importante, soprattutto in un momento come questo'. Parte da un assunto semplice e dalla volontà di compiere un passo oltre la solidarietà il progetto di 'Scuola al contrario' promosso dall'associazione Akwaba da un'idea di Monica Forti, docente di un gruppo di migranti alle prese con i corsi di alfabetizzazione previsti dal programma Sprar. E' proprio in occasione della sua esperienza di insegnamento che matura l'idea di capovolgere in qualche modo i ruoli, riconosciuto l'alto grado di scolarizzazione di alcuni tra gli 80 ragazzi conosciuti durante i corsi nel copparese. Saranno loro, studenti universitari o laureati nei loro Paesi d'origine, a vestire i panni di docenti di inglese e francese, due lingue che padroneggiano molto bene. 'Un progetto innovativo, unico in Italia, che va
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...