''MUSSOLINI E LA RUSSIA

Si è già ricordata , proprio su Asino Rosso, la fase politica che precedette e che poi coincise con il riconoscimento dei Soviet russi da parte di Benito Mussolini, divenuto capo del governo italiano. E ciò in forza di un atto di realismo politico, dettato anche dai vantaggi che tale scelta allora comportava di fronte ad una nazione e ad uno stato, la Russia sovietica, se pur enigmatica e lontana, comportava. Bisogna tuttavia fare un passo indietro nei rapporti tra Mussolini e la Russia, per riandare al periodo in cui il futuro Duce del Fascismo era ancora fautore delle idee marxiste e combatteva a spada tratta l'autocrazia. Quando nel 1912 la sinistra rivoluzionaria del socialismo italiana, guidata da Mussolini, tolse la leadership del partito ai riformisti, Lenin ebbe a dichiarare che in Italia si era sulla strada giusta per edificare il soialismo nella versione bolscevica che il rivoluzionario russo promuoveva. Nel marzo del 1917 Lenin fu colto di sorpresa dagli eventi di Pietrogrado. Altrettanta sorpresa provò Mussolini, un Mussolini, ancora nominalmente socialista, ma già convertito alle idee interventiste in vista di un generale moto di rivolte dovuto al criollo degli Imperi Centrali. Rivolte che, secondo l'uomo politico, allora crivellato di colpi dall'esplosione di un mortatio, sarebbero dilagate anche nelle democrazie occidentali. Allorché il regime zarista criollò nel 1917, Mussolini riteneva ancora che la Russia repubblicana e rivoluzionaria non avrebbe fatto la pace con la Germania," assassinando così la libertà europea" e favorendo in tal caso l'imperialismo tedesco. Criticando Lenin e i suoi seguaci per gli improbabili progettui di pace universale, Mussolini avviò la sua sfida al bolscevismo e alla Russia. Una Russia con la quale venne a patti con il riconoscimento diplomatico dopo la sua presa del potere in Italia. Tuttavia tra Mussolini e quel lontano Paese si aprì un contenzioso comunque strategico che finirà per contribuire, nel contesto degli eventi successivi, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Casalino Pierluigi