IRAN SENZA TEMPO OVVEROL'ABBRACCIO DELLA SUA STORIA.

L'Iran, tutti sanno è la Persia, La stessa struttura statuale della Repubblica Islamica, come del resto era così anche per il cessato regime imperiale dello Shah, non dientica, ne può dimenticare (tenendo conto degli stessi sentimenti popolari che coltivano il senso dell'eterna Persia, aldilà della proofessione islamico-sciita) la specifica e perciò speciale identità culturale di una terra che per secoli - pur con i cambiamenti storici- non ha mai spento i fuochi di Zarathustra (il Zoroastro dei Greci).E' questo l'abbraccio della tradizione ad un Paese che è nato ancor prima i Ciro il Grande e da allora ha conservato le proprie caratteristiche, sfidando le dinastie e le conquiste. Analogamente non si è mai spezzato il rapporto tra l'orientalistica italiana e l'Iran con i ripetuti scambi culturali risalenti alle missioni della fine XIX secolo e proseguite nel XX secolo. Nemmeno sono venute mano le relazioni tra l'industria estrattivo-petrolifera italiana, iniziate anche prima di Enrico Mattei, e il mondo economico iraniano. Un lavoro continuato allo scopo di dare più Italia all'Iran, tramite le istituzioni italiane in genere nel nome della bellezza e dell'inno alla gioia.
Casalino Pierluigi