Frosinone, convegno di Alatri: Per una Biblioteca della Tradizione (tra Evola e Guenon), 20 maggio '17

Convegno di studi all'Abbadia San Sebastiano di Alatri



L'Abbadia San Sebastiano di Alatri sorge sulle pendici del Monte Pizzuto. Indubbiamente, sia per la collocazione in un ambiente naturale incantevole, caratterizzato da una straordinaria luminosità, quanto per la bellezza e il valore artistico della costruzione medievale, è uno dei siti di maggior interesse della Ciociaria. Nel complesso abbaziale transitò Benedetto da Norcia nel suo percorso verso Cassino, e in esso dettò la Regula Magistri all' abate Servando. Nel Rinascimento, San Sebastiano fu trasformata in villa. In essa soggiornò Tortelli, segretario del Papa umanista Niccolò V, che durante il periodo di otium in Alatri, compose l'Ortografia, un repertorio lessicale erudito che permise la traduzione delle opere di Platone dal greco in latino. Negli anni scorsi i suoi locali hanno ospitato una serie di eventi culturali di grande rilievo: concerti di musica medievale, esibizioni di cori polifonici e convegni di studio a carattere prevalentemente filosofico. Organizzatore di tali eventi il dott. Carlo Fragomeni, Presidente della Fondazione Abbadia e proprietario di una parte dello storico edificio.

Sabato 20 maggio, alle ore 16,30 la Sala Conferenze della Badia tornerà ad ospitare un evento di spessore: ci riferiamo al Convegno Per una biblioteca della Tradizione. Tre recenti volumi tra Evola e Guénon, durante il quale saranno presentati tre libri di recente pubblicazione che analizzano aspetti diversi del pensiero di Tradizione, di cui sono stati, nel corso del Novecento, Maestri indiscussi il filosofo italiano Julius Evola ed il tradizionalista francese René Guénon.

Alle 16,30 l'incontro sarà introdotto dal dott. Carlo Fragomeni. Successivamente prenderà la parola il dott. Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola, giornalista RAI, il quale illustrerà gli aspetti fondamentali della sua ultima fatica letteraria. Si tratta del volume edito da Mursia, J. Evola. un filosofo in guerra 1943-1945, giunto in pochi mesi, dopo due ristampe, alla seconda edizione. Il testo presenta la minuziosa ricostruzione storica, compiuta alla luce di una messe sterminata di documenti reperiti in biblioteche ed archivi pubblici e privati di mezza Europa, di due anni cruciali, in pieno secondo conflitto mondiale, della vita del pensatore. Nelle sue pagine emerge la verità storica relativa ad episodi controversi e, finora, mal interpretati, occorsi ad Evola. Primo tra tutti il bombardamento viennese durante il quale il filosofo riportò la paralisi degli arti inferiori. Dalla coinvolgente narrazione emergono, altresì, con forza le significative relazioni intellettuali e politiche che Evola intratteneva in quegli anni concitati, con esponenti di spicco dell'aristocrazia europea. Giovanni Sessa, docente del Liceo Luigi Pietrobono di Alatri, curatore e prefatore del volume di Gian Franco Lami, Arte e filosofia in J. Evola , da poco nelle librerie per i tipi di Pagine editore, oltre a presentare i momenti salienti della fase artistica, futurista e dadaista di Evola, ricorderà la straordinaria figura di Lami, con il quale lungamente ha collaborato in qualità di assistente all'Università "Sapienza" di Roma. Peraltro Lami, filosofo politico, ad Alatri e all'Abbadia di S. Sebastiano mostrò le sue doti di insuperato organizzatore culturale. Successivamente interverrà, il prof. Alberto Ventura, uno dei più noti islamisti italiani, nonché docente presso l'Università della Calabria di Storia dei Paesi islamici, che intratterrà il pubblico sui temi fondamentali del suo ultimo volume, L'esoterismo islamico, apparso nel prestigioso catalogo Adelphi. Il libro è una delle più complete e chiare presentazioni della Sapienza sufi, pensato alla luce delle indicazioni intellettuali e spirituali lasciateci da René Guénon. Tale dottrina esoterica si fonda su un'articolata metafisica, i cui momenti salienti sono analizzati con assoluta competenza e persuasività d'accenti da Ventura. Questi si avvale di una strumentazione esegetico-comparativa di grande valore, proponendo confronti con il Taoismo, il Vēdanta e il patrimonio spirituale del Medioevo cristiano. Infine, prenderà la parola Massimo Gentile, docente di Elementi di diritto e linguaggio giuridico presso la Libera Università San Pio V di Roma. Il suo intervento verterà sul tema, Il diritto islamico tra Tradizione e modernità, e aprirà un dialogo in argomento con Ventura. Coclusivo l'intervento di Ruggero Andreotti Loria dell'Università di Benares in India che si occuperà di un tema cruciale, La filosofia in Grecia, nel mondo mussulmano e nel cristianesimo. Al termine dei lavori è previsto il dibattito con il pubblico.