Fazi editore : Le novità della settimana, D. Zito, L. Gordon (su Emily Dickinson)

 
Inoltra
Care lettrici e cari lettori,
come di consueto vi segnaliamo le nostre ultime uscite in libreria, disponibili dal 4 maggio: 

ROBLEDO di Daniele Zito

COME UN FUCILE CARICO
La vita di Emily Dickinson
di Lyndall Gordon

Ci auguriamo siano di vostro interesse e vi auguriamo un buon fine settimana!

Daniele Zito
ROBLEDO

«Leggete Bolaño e Foster Wallace e poi dimenticateli. Si rifaranno vivi loro buttando giù la porta delle pagine di Zito».
Andrea Bajani

Lavorare senza essere pagati: un'usanza che per molti, specie all'inizio, rappresenta il pegno da pagare per accedere al mondo del lavoro.
Ma se, anziché essere una tappa obbligata, fosse una scelta consapevole o, peggio, il frutto di un'ossessione?
Se là fuori, cioè, ci fossero delle persone che lavorano per il semplice piacere di farlo, di recarsi ogni giorno nello stesso luogo, indossare una divisa e, per otto, nove, dieci ore, mescolarsi ad altri al solo scopo di dare un senso alle proprie giornate, sapremmo riconoscerle? Sapremmo capirle? Sapremmo narrare le loro storie?
Robledo racconta di questi spettri, della loro caparbia determinazione, dei loro deliranti "percorsi di liberazione" e lo fa a partire dalle tracce che si sono lasciati alle spalle: notizie di cronaca, interviste, biglietti d'addio, pagine di diario che la loro organizzazione, nata per necessità, ha via via generato.
Questo libro, però, è anche la storia di Michele Robledo, del primo che ha parlato (e forse inventato) il loro mondo, i loro volti, le loro utopie. Oscuro, grottesco, feroce, poetico, questo originalissimo romanzo dà corpo a un nuovo modo di spiegare le contraddizioni della società in cui viviamo, interrogando il lettore a ogni pagina e spiazzandolo, perché, come afferma lo stesso protagonista: Ogni versione è ugualmente plausibile. Tutte, però, possono essere confutate, e nessuna smentita del tutto. A chi credere, dunque? Di chi diffidare?
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Lyndall Gordon
COME UN FUCILE CARICO
La vita di Emily Dickinson

Emily Dickinson è un'autrice esplosiva, un "vulcano silenzioso" che con la sua inarrestabile vena creativa ha rivoluzionato il linguaggio poetico. Eppure, finora della "bella di Amherst" sapevamo soprattutto che ha trascorso un'esistenza ritirata, quasi reclusa, scandita da rare apparizioni pubbliche. In questa biografia, Lyndall Gordon spinge il lettore a varcare la soglia delle mura domestiche di Emily Dickinson per addentrarsi nel nodo della sua vita familiare, nel quale individua una magmatica fonte della sua opera letteraria. Il groviglio di passioni che lega l'autrice all'austero fratello Austin, sposato con Susan, da sempre amica e confidente di Emily, e a Mrs Mabel Todd, l'amante di Austin che arriva a sconvolgere l'apparente serenità dei Dickinson, diventa la scena originaria che alimenta l'invenzione poetica di Emily. Un dramma, una faida su cui Lyndall Gordon – come scrive Nadia Fusini nella prefazione – «ci istruisce non certo per amore del pettegolezzo, ma perché queste vicende di guerra intestina gettano luce su una storia sacra per noi devoti lettori; e cioè, su come venga a comporsi quel corpus di opere che veneriamo – le sue poesie, le sue lettere. Noi vogliamo, certo, sapere della sua esistenza mondana, ma in quanto è legata alla sua opera. La biografia di un poeta è come la biografia di un santo: vogliamo capire come il santo o il poeta giungano a compiere i loro diversi miracoli». Gordon inserisce nella sua narrazione le prodigiose poesie di Dickinson, riportate in gran numero nel volume, rileggendole in una chiave innovativa e convincente, anche alla luce di una sua intuizione su una malattia, finora mai ipotizzata, di Emily, e ricostruisce sapientemente la burrascosa vicenda della spartizione tra gli eredi della sua opera, che molto ha influito sulla nostra ricezione della sua poesia.
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«Una biografia fondamentale».
Sandra Petrignani, «Il Foglio»

«Una lettura istruttiva e affascinante, che ci mette nel mezzo di tante verità».
Luigi Sampietro, «Il Sole 24 Ore»

«Si esce dalla lettura con una conoscenza davvero aumentata di Dickinson».
Rosita Copioli, «Avvenire»



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