L'IDRA DALLE CENTO TESTE

Tra le fatiche più insidiose che Ercole dovette affrontare quella dell'Idra dalle cento teste, detta l'Idra di Lerna, fu una delle più difficili. L'eroe greco, dopo aver invano tentato la riproduzione delle teste tagliate, bruciandone i moncherini, riuscì a colpire la testa immortale del mostro e a vincerne così la resistenza e ad eliminarlo. Analogamente il mondo civile dovrà fare con l'Isis, la cui sopravvivenza viene ancora consentita dai giochi dei pesi e contrappesi delle potenze non solo regionali, ma anche e soprattutto di quelle globali. E tuttavia, a differenza dell'impresa di Ercole, il tentativo dell'Occidente, ora sotto attacco da parte dei moncherini impazziti del mostro neo-islamico, trova una certa difficoltà a coordinare gli sforzi per individuare il cuore sensibile della metastasi ormai sfuggita di mano. Una metastasi che corre e correrebbe nonostante la disfatta della casa madre mediorientale o nordafricana. Le misure finora messe in atto non hanno fermato il rischio di diffusione della maslapianta, fatto di emulazione e di farneticanti sostegni sul web e dintorni. Non si sa se i fatti di Londra spingeranno le democrazie ad interrogarsi sul necessario e compiuto che fare di fronte ad un fenomeno tanto frammentato quanto preoccupante. In Italia l'intelligence finora ha mostrato incoraggianti e insospettati (ma efficaci) eklementi di anticipo e di difesa nei riguardi dell'Idra terroristica, ma come si sa il futuro è in grembo agli dei. Il risveglio delle istituzioni, delle altre istituzioni (e non solo dell'intelligence) è fastto di collaborazione rinnovata tra cittadini e autorità nel nome di una ritrovata fiducia tra le parti.
Casalino Pierluigi