INDIA E PAKISTAN, UNA RIFLESSIONE STORICA ATTUALE

Tra i nervi scoperti degli affari internazionali c'è il sempre il difficile rapporto tra India e Pakistan, che, nonostante le periodiche intenzioni di distensione (come la questione del Kashmir per fare un esempio critico), resta gravato da problemi di non semplice soluzione. Circostanza questa che in inquadra nel sistema di alleanze su cui si appoggia rispettivamente la politica di New Dheli e di Islamabad. Sessant'anni fa circa l'India britannica si vide riconosciuta l'indipendenza e si divise in due: da una parte l'India o Unione Indiana, a maggioranza indù, e dall'altra il Pakistan (a maggioranza musulmana) o Paese dei puri per un acronimo di significati geopolitici che non pè qui il caso di spiegare. Il Pakistan è il Paese di Mohsin Hamid, autore di un libro assai importante, La civiltà del disagio. Dispacci da Lahore, New York e Londra. La descrizione della vita famigliare dell'autore è emblematica per comprendere il senso di un problema che rischia di arricchire di ulteriori tensioni il già squilibrato assetto internazionale. L'indignazione di Hamid colpisce entrambi gli schieramenti e fa risalire kle responsabilità al periodo coloniale, responsabilità che hanno saputo mescolare famiglie ed amuicizie, creando non di rado rivalità artificiali e pericolose nell'intero subcontinente indiano. Hamid ci offre una riflessione non irrilevante su una storia drammatica dei nostri tempi.

Casalino Pierluigi