Passa ai contenuti principali

Ferrara, ora un Vescovo filomigranti doc


Finisce a Ferrara l'era tumultuosa e controcorrente del vescovo ratzingeriano Luigi Negri cosi sgradito per le sue posizioni genuine cattoliche e non ad hoc con il trend politico culturale locale che scommette (sic!) sulla città estense come capitale del'accoglienza e multietnica. Il vescovado di Negri ha persino scatenato in certi frangenti veri e propri diktat istituzionali e della solita intellighenzia radical chic con tanto di metodi non Boffo ma soviet soviet di certa stampa ferrarese (e non solo) ad esempio La Nuova Ferrara diretta da tal Scansiani, raccolte firme contro Negri consegnate a Papa Bergoglio, interventi contro di scrittori noti come R. Pazzi.  Praticamente solo il Resto del Carlino ha in questi anni ben interpretato il senso del  vescovado di Negri,  quest'ultimo nei fatti per il libero dissenso più incisivo Lui di qualsivoglia stessa opposizione o presunti intellettuali non allineati.  Ora arriva non a caso un autorevolissimo nuovo vescovo, presidente della Fondazione Migrantes, operativa anche all'estero, nel bene ma soprattutto (al di là della buona indubbia fede e missione in sé del nuovo Vescovo) nel male.  Segnala oltre all'ennesimo trionfo del pensiero unico, lo sbarco ulteriore a Ferrara del mito multietnico, confondendo una volta di più certa legittima per forza misericordia religiosa e comunità laica, favorendo quindi, facile prevederlo, ulteriori tentacoli del PD e affini buonisti local, senza alcun dubbio cartesiano,  nonostante il degrado ben noto postmigranti in atto e esponenziale della città d'arte estense.   Un vescovo insomma innocuo, dopo l'anomalia poco cattocomunista di Negri, che chiude il cerchio per Ferrara,  avviata ora in-felicemente al primato di azzeramento del dissenso, una scelta pianificata quasi scientemente dal regime PD ferrarese. "Una gioia ha già dichiarato" persino il sindaco di Ferrara, consolidando il "negazionismo" migrantico, la postverità di risorse nuove umane, in flagrante mistificazione dei fatti, come dimostra il quotidiano vivente dei ferraresi in almeno mezza città ormai, con il degrado costante e l'insicurezza dilagante.   Negri era un argine, se parliamo di società aperta popperiana, per la Famiglia Naturale, la sessualità darwiniana maggioritaria, l'antigenderismo e l'identità forte del messaggio originario dei Padri della Chiesa. Non che ovviamente il suo successore Perego sia un banale nemico della Chiesa, tutt'altro, ma  riflettendo - molto probabilmente- le indubbie ingenuità storiche dello stesso Bergoglio (troppo incline al compromesso con certo spirito del tempo, leggi sempre pensiero unico e omologante ecc.) per quest'ultimo- il Pensiero Unico e la dissoluzione dell'identità occidentale anche a Ferrara, riassumendo e concludendo, si aprono ora letteralmente delle autostrade, con i miti pseudoprogressisti del migrantismo e del genderismo e delle minoranze (non solo giuridicamente e civilmente giustamente "tollerate" nel nobile senso voltairiano) al Potere debordante ostentato,  in primo piano ulteriormente. E  non ultimo, al di là ripetiamo del nuovo vescovo stesso, si delinea  un grande sprint migrantico per certo Business assai poco cristiano e molto troppo politico ideologico profano, e moschee virtuali che per forza, nonostante  le cronache e l'agonia dell'Europa, favoriranno l'Islam e la scristianizzazione di Ferrara e dell'Italia (e la Sicurezza...).


Azione Futurista Ferrara

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...