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Niente fine del mondo? Aveva ragione il Papa Benedetto XVI

Affacciandosi come di consueto alla sua finestra durante l’Angelus, il Papa aveva infatti fatto un’omelia riguardante il momento in cui Gesù Cristo parlò ai suoi discepoli della fine dei giorni.

Menzionando il pezzo del Vangelo secondo Marco in cui Gesù descrive l’apocalisse, quello per intenderci dove sia il sole che la luna smetteranno di fare luce e dove le stelle cadranno dai cieli, il Papa ha invitato i presenti a diffidare di queste credenze popolari.

Gesù durante il suo discorso, non utilizza immagini disastrose agendo come un “veggente” ma anzi, vuole esortare i discepoli a non porsi troppe domande su quando l’apocalisse avverrà per concentrarsi invece su quale sia il retto cammino dell’uomo. Benedetto XVI ha fatto notare che gli scenari apocalittici sono presenti ogni giorno in molte parti del pianeta. Guerre, episodi di violenza e disastri naturali sono nel normale corso delle cose ma i cristiani devono avere un solido fondamento per mantenere intatta la speranza di arrivare in paradiso.

Il Papa non ha fatto espresso riferimento alla famosa profezia dei Maya che tanto circolava in rete (fino ad oggi) e che ha avuto decisamente un vasto seguito di persone ossessionate dall’apocalisse, tanto da diventare indiscutibilmente l’argomento del momento.

Peraltro questa profezia che annuncia la fine del mondo non è la prima e non sarà l’ultima. Nostradamus, nel suo celeberrimo libro “Le Profezie”, aveva fissato la distruzione della razza umana nel 1732.
Il filosofo William Whiston invece l’aveva prevista nell’Ottobre del 1736 e sarebbe dovuta partire con una tremenda inondazione di Londra, quel giorno migliaia di persone e centinaia di barche l’attesero invano.
La profetessa Johanna Southcott affermò che il suo Spirito della Verità l’aveva avvisata che la fine del mondo sarebbe avvenuta il 19 Ottobre del 1814. Un suo adepto, il profeta John Turner, sposto la data al 14 Ottobre del 1820.

Poi ancora Charles Piazzi Smith, uno studioso Scozzese, affermo che l’apocalisse avrebbe avuto luogo nel 1881, risultato ottenuto grazie ad una bizzarra interpretazione derivante dalle misure delle Piramidi Egiziane.

Tra i tanti profeti c’è anche un Italiano, il sismologo Alberto Porta che invece predisse un’enigmatica congiunzione di 6 pianeti che avrebbero portato il Sole ad esplodere il 17 Dicembre del 1919.

Queste sono solo alcune delle profezie catastrofiche che vengono create dalla fantasione mente umana. Il monito del Papa legato al famoso discorso “escatologico” di Cristo è decisamente più pragmatico e profondo e viste le condizioni in cui abbiamo ridotto il pianeta, sarà bene ascoltarlo.

 

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