Ferrara x Le Forze dell'Ordine sentinelle della città!

Sindacato polizia: “Aiutateci ad aiutarvi”

 

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Attraverso lo spazio che gentilmente ci concede, vorremmo riprendere il discorso che riguarda la sicurezza nella nostra città.

Come precedentemente scritto, confermiamo che Ferrara non è al momento nelle condizioni di altre ben più tristi e degradate realtà, ma i campanelli d’allarme suonano con insistenza ed all’orizzonte si scorgono nubi scure; è noto che alcune zone della nostra città già sono letteralmente invase da persone le cui occupazioni sono quantomeno “dubbie”.

La risposta che al momento stiamo dando si concretizza in blitz estemporanei, utili e necessari, ma la cui efficacia è fortemente limitata nel tempo.

Riconosciamo al Signor Questore l’intraprendenza e la buona volontà nell’affrontare il fenomeno, ma ci sentiremmo non del tutto corretti affermando che le misure prese hanno possibilità di proseguire a lungo termine; gli uomini sono pochi, pochissimi e con 2 o (quando va bene) 3 volanti si deve controllare per 365 giorni all’anno, un territorio vastissimo, che comprende un forese comunale nel quale ci sono frazioni che distano oltre 15 chilometri dal centro. Nelle serate nella quali ci si “occupa”, tanto per dire (a caso?) del grattacielo, la vigilanza viene giocoforza allentata in altre aree solitamente più tranquille, ma non per questo da considerare esenti da rischi o minacce.

Le risorse umane impiegate nei blitz, tra l’altro, vengono “dragate” da divisioni ed uffici della Questura già gravati da mille altre competenze, provocando accumulo di arretrati nella trattazione di pratiche come passaporti, licenze di caccia, provvedimenti da notificare, atti investigativi su delega e d’iniziativa; un cortocircuito.

Comprendiamo che molti dirigenti arrivano in piccole città come la nostra con aspettativa di starci due o tre anni; nel frattempo fanno quel che possono con quello che trovano.

Poi se ne vanno in altra sede più prestigiosa, lasciando magari il ricordo di alcune operazioni ben riuscite che fanno brillare gli occhi a chi, leggendo i giornali, si illude che un bel colpo messo a segno ogni tanto possa fare tremare i polsi alla delinquenza.

Non è così: il controllo del territorio deve essere costante, minuzioso, capillare, insistente ed instancabile.

Noi che invece a Ferrara prestiamo servizio da tanti anni e per altri anni ci rimarremo, auspichiamo che venga mantenuto tra i primi posti nell’agenda il mantenimento della sicurezza; prevenzione, prevenzione ed ancora prevenzione.

Una volta che un reato si è consumato, poco consola il sapere che in seguito individueremo, forse, i responsabili.

La repressione dei reati e l’identificazione dei rei sono tra i compiti istituzionali delle Forze di Polizia, non v’è dubbio, ma è ovvio che impedirne la realizzazione, attraverso il controllo costante e la prevenzione, rimane l’obiettivo primario.

L’azzeramento dei reati è oggettivamente un’utopia, ma ciò non toglie che bisogna tendere caparbiamente a quel fine.

Impedire la consumazione di un delitto è la nostra più grande vittoria.

Con tutto ciò non vogliamo assolutamente sottovalutare o mettere in ombra lo straordinario lavoro dei colleghi con mansioni investigative i quali, come dimostrato pienamente nel passato in numerose occasioni e confermato, per esempio, con gli arresti degli assassini della povera signora Avanzi, svolgono un lavoro d’eccellenza, rimarchevole per professionalità ed abnegazione.

Noi siamo poliziotti, nella stragrande maggioranza ferraresi ed anche chi di noi non è nato qui, ci vive da decenni; teniamo molto alla nostra bella città.

Tra gli anziani che rischiano di essere vittime di truffe o scippi, ci sono anche i nostri genitori o nonni, nei luoghi frequentati da giovani e dove circola con facilità ogni tipo di droga, ci vanno anche i nostri figli, tra le macchine parcheggiate che possono essere danneggiate da qualche balordo ubriaco o “fatto”, ci sono anche le nostre, abbiamo una casa che può essere “visitata” in nostra assenza da qualche galantuomo di passaggio…..non parliamo poi delle biciclette (ma questo è ormai folklore, tanto ormai quasi nessuno ne più denuncia il furto).

Siamo cittadini come tutti gli altri. Semplicemente di mestiere facciamo i poliziotti; già di recente abbiamo espresso la nostra posizione sull’utilizzo non proprio ottimale che si fa delle risorse e sulla mancanza di coordinamento. Non per caso è in corso una riflessione a livello centrale finalizzata addirittura, a creare le condizioni per un’unificazione dei Corpi di Polizia.

Nel frattempo chiediamo un sostegno affinché chi ha responsabilità politiche ed amministrative non metta in secondo piano il problema della sicurezza comune.

Chi legge avrà notato che in queste righe non ci sono rivendicazioni economiche o richieste affini; abbiamo voluto solo sottolineare che, seppur tra mille sforzi, riusciamo ancora a mantenere un livello decente di servizio alla comunità, ma andando avanti di questo passo, in poco tempo, le cose potrebbero non andare più così come oggi.

SERVONO PIU’UOMINI, è inutile girarci; questo è il problema. Ci rivolgiamo direttamente a nostri concittadini: fatevi sentire. Aiutateci ad aiutarvi. Nell’occasione sinceri auguri di Buon Natale ed un auspicio di un sereno 2013.

Luca Caprini, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia

 

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