Este Edition alla Fiera di Roma "Più Libri Più Liberi"

 
Prestigiosissima trasferta nella capitale per l'editing ferrarese Este Edition: partecipa infatti alla Fiera del Libro di Roma, Palazzo dei Congressi, dal 6 al 9 dicembre e presenta in particolare il volume recente e di gran successo nazionale dedicato a Papa Albino Luciani, il commovente pontefice per un mese, di origine bresciana, predecessore di Karol Woytjla.
Il 7 12, venerdi alle 16: intervengono Riccardo Roversi e Federico Felloni (per Este Edition) e l'autore Luca Antonucci.
 
Papa Luciani. Un lampo di stupore di
Luca Antonucci nato nel 1964 a Ferrara. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1988, ha svolto la professione per vent’anni tra quotidiani, periodici ed emittenti radiotelevisive locali. Attualmente lavora come manager didattico presso l’Università di Ferrara, dove nel 2008 si è laureato in Comunicazione pubblica, della cultura e delle arti.

 

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RECENSIONE DI EMILIO DIEDO  da  LITERARY -Magazine- PADOVA

 

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Interessantissima la tesi di laurea del ferrarese Luca Antonucci, giornalista, attualmente manager didattico all’Università di Ferrara, che in questo libro trova la sua meritata pubblicazione. Sarebbe stato un peccato che fosse rimasta lì, destinata a riempirsi di polvere e a passare nel dimenticatoio. È stata pubblicata anche grazie alla Fondazione Papa Luciani Giovanni Paolo I, di Canale d’Agordo (BL), luogo di nascita di Albino Luciani, il Pontefice in argomento (17 ottobre 1912, allora la località si chiamava Forno di Canale), in occasione dei festeggiamenti del centenario della nascita. All’uopo la Fondazione ne ha concesso il patrocinio ed intende promuoverla e sostenerla. Loris Serafini, estensore della Prefazione, ne è il direttore.

 

Il titolo di copertina, incompleto rispetto alla riproposta di p. 4, dove vi si aggiunge Trentatré giorni “rivoluzionari nelle cronache di sei quotidiani dell’epoca, a parte il nome dell’illustre Santità che rievoca (Papa Giovanni Paolo I, 264° nella storia della Chiesa), è di forte impatto poetico.

 

Circa lo ‘stupore’ che emerge dal titolo, il prefatore precisa che «è l’elemento che fa da trait d’union del punto di vista di mezzi di comunicazione diversi. [Questo] Papa sembra [..] spiazzare continuamente le previsioni di routine alle quali erano abituati i giornalisti durante i pontificato di Paolo VI, connaturato da uno stile quasi opposto a quello di Luciani. / Lo stupore si declina […] nelle fasi del pre-conclave, quando i giornali [di tutto il mondo] lo avevano quasi completamente ignorato come papabile, per poi continuare nel commento delle scelte da outsider del nuovo Papa, come quelle di rompere il protocollo rinunciando all’incoronazione [la corona del Papa è la Tiara, altrimenti nota come Triregno, simbolo delle tre potestà pontificali: trionfo della Chiesa, potere spirituale, potere temporale] e [nel momento del rituale d’investitura] all’intronizzazione, al plurale maiestatis, alla sedia gestatoria [concreta espressione dell’assunzione di possesso del trono]. Il senso di sorpresa si intensifica poi durante le udienze generali, nelle quali si esprime l’impronta catechistica quasi parrocchiale del nuovo Pontefice, quando [ad esempio] durante l’angelus del 10 settembre […] asserì che “Dio è papà, più ancora, è madre”, sconvolgendo l’atavica certezza di molti intransigenti teologi. / L’ultima declinazione dello stupore è il modo in cui il Papa conclude la sua missione terrena: senza neppure il tempo di presiedere un solo pontificale nella basilica di San Pietro. / Davvero abbiamo la sensazione di addentrarci nello stupore di un mistero: il mistero di quest’uomo fuori da ogni schema di papato classico, questa voce così “fuori dal coro” che è stata da alcuni elogiata, da altri duramente criticata, da altri ancora derisa, da moltissimi amata, da taluni taciuta e da pochi capita», cfr. pp. 7 e 8.

 

Quanto all’immagine del lampo, ci soccorre il medesimo saggista. Nell’Introduzione egli afferma che tale immagine «riassume in un flash la fulminea elezione e la tragica rapidità del suo mandato, ma testimonia con efficacia anche la velocità con cui – grazie a pochi gesti – egli riuscì a conquistare il mondo. Come un lampo è stata anche la sua morte, traditrice e improvvisa», cfr. p. 11...... C
 
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