Al Mart di Rovereto si è aperta una mostra omaggio ad “Alice nel paese delle meraviglie”, fino al 3 giugno 2012 (catalogo Electa). Un evento che sarebbe piaciuto a Tim Burtun, il regista visionario e fiabesco che di “Alice nel paese delle meraviglie” ha fatto uno dei suoi film più sorprendenti. Il Mart ha dedicato ad “Alice in Wonderland” l’esposizione con l’idea originale e azzeccata di indagare l’influenza che i racconti di Lewis Carrol (1832 – 1898) hanno avuto sugli artisti negli ultimi centocinquant’anni, da Dante Gabriele Rossetti a Douglas Gordon, passando per Dalì e Magritte. L’idea nasce da una collaborazione con la Tate di Liverpool, e la Kunsthalle Hamburg dove la mostra aprirà dal prossimo 15 giugno, sotto la cura di Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty.
Punto di partenza non può che essere l’inglese Lewis Carrol (pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson), di cui la mostra tenta di ricostruire la vita attraverso la sua complessa e controversa personalità creativa di letterato, poeta e scienziato. Seppur per tutta la vita tenne una cattedra di matematica al Christ Church College di Oxford, la sua vera passione fu la fotografia, tra i primi a subire il fascino di questa innovazione tecnica (nel 1856 acquistò una macchina sua) e oggi Carroll viene considerato uno dei più importanti fotografi dell’epoca vittoriana, lanciando la concezione di moderna fotografia artistica. Lasciò una produzione totale di circa tremila fotografie che è forse una delle più vaste testimonianze fotografiche dell’Inghilterra vittoriana. Quello che interessava a Carroll era immortalare un estatico mondo di grazia morale e fisica, quasi a testimoniare la possibilità di recuperare un Eden perduto. In questo, la scelta di soggetti prediletti come le bambine-fatine fu la sua cifra stilistica (che diede adito anche a letture controverse di una sua presunta pedofilia). Proprio nel 1856 conobbe la piccola Alice Pleasance Liddell, figlia di Henry George Liddell, decano del Christ Church, che divenne modella prediletta. La prima fotografia di Alice fu scattata il 3 giugno 1856, quando aveva quattro anni, e l’ultima la ritrae all’età di diciotto anni.
La mostra sfoggia una serie di documenti sfiziosi, come la strumentazione di Carroll, la prima edizione a stampa di Alice, pubblicata a Londra da MacMillan nel 1865 col titolo “Alice’s Adventures in Wonderland”, insieme alle illustrazioni generali di Sir John Tenniel (il secondo famoso romanzo “Attraverso lo specchio” è del 1872), fino alla riproduzione del manoscritto originale con i disegni autografi di Lewis Carroll, donato alla dodicenne Alice Liddell come regalo di Natale nel 1864.... C
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