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Alcuni tomi dell' Enciclopedia Britannica

Dopo 244 anni non stamperà più i suoi 32 tomi

Alcuni tomi dell' Enciclopedia Britannica
I tempi sono i tempi. E nell'era digitale un uomo del calibro di Jacob Safra, azionista unico e presidente di «Enciclopedia Britannica Inc.», nipote di banchieri ebrei potenti, businessman colto e attento di origine svizzera ma americano di base, i conti li sa fare. Si era comperato «l'istituzione» nel 1996 per 135 milioni di dollari e, intuendo le tendenze dell'editoria, l'aveva lanciata nel mondo del web, unica salvezza possibile visto che i bilanci non godevano di grande salute. Oggi, guardando i numeri, Jacob Safra si è illuminato: a fronte di quegli 8 mila inguaribili amanti della carta, ci sono 450 milioni di persone sparse nel mondo che si attaccano a internet e si collegano alla Enciclopedia Britannica.


Semplice quesito: che senso ha sprecare inchiostri e rotative per i 32 volumi in pelle, valore di 1.300 dollari? Insomma, la scelta era nell'aria. Gli affari sono affari. E le tecnologie sono una meravigliosa opportunità da sfruttare, anche commercialmente: la quindicesima è stata l'ultima edizione scritta e stampata, la sedicesima arriverà nelle memorie dei computer. Lo ha annunciato Jorge Cauz, l'amministratore delegato («Un'enciclopedia di carta è obsoleta nel momento in cui viene pubblicata, la nostra versione online è invece aggiornata di continuo»)
 
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