DINANIMISMO PER UN NUOVO FUTURISMO ALL'INCONTRARIO.

http://lasinorosso.myblog.it/media/01/01/1767622395.jpghttp://lasinorosso.myblog.it/media/02/00/3333912889.jpg
 

 

di

Zairo Ferrante
 
 
 
 

Il grande merito del futurismo, e lo si evince già dal nome, è stato quello di saper leggere il futuribile. Infatti, Marinetti e i Suoi intuirono che il mondo stava per cambiare, capirono prima di tutti gli altri che il progresso e la tecnologia stava per diventare una costante della società e non più un evento estemporaneo.

Fu così che grazie a una genialità senza paragoni, seppero elevarsi a “Maestri di Anime” e, per mezzo della loro produzione artistica, presero per mano l'uomo d'inizio '900, ricco di “pathos” ma non pronto per il progresso, e lo accompagnarono nel “mondo tecno-sviluppabile”.

Oggi, in un mondo “tecno-sviluppato” in cui la scienza e il progresso sono delle costanti giustamente inarrestabili, l'Artista deve fare esattamente il contrario.

Bisogna, infatti, che la produzione artistica aiuti l'uomo “pre-robot” a ritrovare e a far ripartire la sua Anima disorientata dall'eccessiva velocità e dai numerosi input che arrivano dai media, dalle vetrine e dalla globalizzazione.

Queste parole possono sembrare eccessive - o meglio folli - ma sono, secondo me, necessarie affinché tutti si rendano conto che a breve quello che distinguerà l'uomo dal "post-umano" sarà proprio il suo sapere e dovere “fare anima”.

Quel “fare Anima” che si compie nell'introspezione, nella riflessione, nella capacità critica e discriminativa tra ciò che è bene e ciò che è male.

Quel “fare anima” che in un turbine di velocità si sta perdendo e che il DinAnimismo, invece, invita a non sottovalutare.
Anima che va recuperata anche per mezzo dell'arte, che deve essere semplice, della gente, immediata, per la gente, forte e sconvolgente proprio come quella futurista.

Perché, ricordate: il Futuro senza "l'Anima" non esiste in quanto non lo si può né immaginare né costruire.

 
Zairo Ferrante