Alessandro Amaducci al Festival Videoholica in Bulgaria

*lA FINE DEL MONDO SECONDO AMADUCCI

T. S. Eliot concludeva The Hollow man, una delle sue opere più famose, con la frase "This is way the world ends, not with a bang but with a whimper". Da questa frase Alessandro Amaducci, docente di estetica del video all'Università di Torino, ha tratto ispirazione per realizzare il cortometraggio Not with a Bang con cui, il 28 aprile, ha vinto la terza edizione del "Babelgum Online Film Festival" nella sezione "non narrativa". Se Eliot ipotizzava una fine del mondo senza fragori, ma semplicemente con un lamento sommesso, allo stesso modo Amaducci, nel suo lavoro, ha fatto sua questa sensazione trasformandola in un video sulla fine del mondo in cui il genere umano sparisce, come un fantasma, in una dissolvenza.

Il cortometraggio è stato realizzato con la tecnica del Chroma key, che permette di far recitare attori in carne e ossa insieme ad attori digitali o dentro mondi virtuali. In "Not with a bang" l'attrice protagonista, vestita con abiti anni trenta e con le stampelle, si muove e danza in un paesaggio apocalittico costruito in animazione 3D. Con le stampelle la donna sembra quasi dirigere, come un direttore d'orchestra fa con i suoi orchestrali, le esplosioni che si susseguono fino alla sua sparizione in dissolvenza....

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