Su un pianeta Marte sfruttato dalle corporazioni terrestri, un anziano ex minatore vive solitario i giorni che gli rimangono, lontano da tutto e da tutti, presso le miniere abbandonate dove aveva lavorato, in Nanedi Vallis, tormentato dal fantasma di un’antica e fugace passione. Improvvisamente le contingenze politiche provocate da un’insurrezione dei coloni, abitanti e minatori ormai marziani, nonché l’incontro con una giovane donna, sembrano ridare energia e nuove speranze alla sua vita. Ma il riapparire dell’antica e mai sopita “fiamma” lo getta nella più completa confusione interiore, che lo travolge parallelamente alla confusione sociale e politica del mondo esterno. Può essere classificato, questo, come un racconto fantascientifico che si svolge su un pianeta Marte perfettamente ricostruito e descritto nei minimi particolari paesaggistici e ambientali (all’interno del libro, infatti, è allegata una mappa del pianeta con indicati i luoghi e le città citate nel racconto), ma, più che altro, è anche un dramma intimo, sentimentale e causticamente anarchico.
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