All’armi siam fascisti. Voi non potete immaginare quanti italiani bazzicano il Duce e il fascismo al giorno d’oggi. È da un bel po’ che Mussolini non si affaccia più dal balcone di Piazza Venezia ma parla ogni giorno dallo schermo dei computer, dai display dei telefonini, dagli iPod e iPhone, dai cd e perfino dai calendari appesi al muro, come non era mai accaduto, nemmeno ai tempi del neofascismo. Più contorno minore di libri, medaglioni, portachiavi, programmi tv e fascicoli a dispense. La Fascio-connection spopola più d’ogni altro feticismo di gadget, popstar e divi d'oggi. Ma con una novità prorompente: il Duce esce dalla storia, dalla politica e dalle ideologie per entrare nella ricreazione, nella second life del web e nell'iconografia ad uso personale. Fascismo emozionale e surreale. Il Duce batte perfino Che Guevara, icona mondiale da paura, gran figo della rivoluzione, top model di tutte le ribellioni, perfino erotiche, tossiche e alimentari. Nessuno sogna di restaurare il fascismo o di rinverdire sogni, liturgie e pratiche fasciste, non nascono certo milizie in camicia nera e movimenti nostalgici; ma il web scoppia di e-fascismi domestici e virtuali, di canti fascisti e discorsi Duceschi da sottofondo lavorativo o da sfondo epico e ironico alla vita quotidiana. Mezzo secolo fa si facevano sedute spiritiche per chiamare in vita l'anima di Mussolini e si trafugava la tomba del Duce; oggi lo spiritismo non è medianico ma è mediatico, basta una chiavetta e puoi collegarti con l'altro mondo in un'operazione nostalgia che non compromette nessuno e non costa nulla....
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...