LA SINISTRA ESTINTA

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''Il Pd consegna Ferrara al centrodestra''

“Il Partito democratico non vuole nessun apparentamento? Tagliani rischia di consegnare Ferrara alla destra”. È un ultimatum, anche se da viale Krasnodar le cose sono già state decise, quello che arriva al termine della riunione di ieri del coordinamento della lista unitaria Prc-Pdci.


Avendo già trovato l’intesa in Provincia, all’ordine del giorno c’era l’ipotesi di sostegno al candidato sindaco dei democratici, che proprio ieri aveva fatto sapere di accettare confronti ma non apparentamenti. Proposta che non va giù alla sinistra che da via Caselli chiede un “formale apparentamento, da costruirsi sulla base di un accordo politico-programmatico chiaro”.


“Sono evidenti i rischi connessi al ballottaggio comunale – scrivono in una nota Prc e Pdci -, determinatosi a seguito della scelta discutibile e pericolosa di escludere dalla compagine della coalizione i due partiti di sinistra, e dell'indisponibilità a costruire un programma di sintesi. La fallimentarietà di tale scelta è dimostrata dalla distanza realizzatasi rispetto ad una possibilità di affermazione del candidato Tagliani al primo turno, distanza che si sarebbe colmata proprio grazie al risultato elettorale della lista Prc-Pdci; inoltre si evidenzia, confrontando i dati del comune di Ferrara con quelli della provincia, che l'opzione inclusiva ha premiato la tenuta complessiva della coalizione a sostegno della candidata Marcella Zappaterra, generando conseguentemente condizioni di affermazione più solide”.


E mentre il centrodestra si sta ricompattando dopo la corsa separata al primo turno, trovando sponde anche nell’Udc e forse nelle civiche, “l'intransigenza di Tiziano Tagliani e della direzione provinciale del Pd ci preoccupa e segnala la volontà di volersi assumere incomprensibilmente il rischio di consegnare il Comune alla destra, pur di evitare l'accoglimento formale, sancibile solo attraverso l'apparentamento, di alcuni impegni programmatici di interesse collettivo”.


In questo caso Prc e Pdci daranno indicazione al proprio elettorato di recarsi alle urne il 21 e il 22 rifiutando le tre schede referendarie e quella relativa alle elezioni comunali, accettando soltanto la scheda gialla provinciale.


“Naturalmente per garantire un afflusso effettivo – conclude la lista comunista -, evitando l'astensionismo che potrebbe derivare dall'indicazione di esprimersi solo per la Provincia, sarebbe essenziale e preferibile riuscire ad uniformare il panorama accompagnando formalmente il sostegno a Marcella Zappaterra ad un sostegno a Tiziano Tagliani”.

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