Campo Democratico: “Dirottare i finanziamenti dell’idrovia su misure anti-siccità” | estense.com Ferrara



Campo Democratico: “Dirottare i finanziamenti dell’idrovia su misure anti-siccità” | estense.com Ferrara: L'associazione Campo Democratico pone alcune riflessioni 'alle quali le istituzioni, i partiti e anche una parte del mondo imprenditoriale dovrebbero cercare di dare risposte concrete'

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 Negli ultimi decenni si sono spesi decine di milioni per realizzare l’idrovia ferrarese che, al di là del suo dubbio valore trasportistico, avrebbe ulteriormente modificato il bilancio idrico del Po’. Riteniamo che sia necessario riconsiderare questo progetto e capire quanta parte dei finanziamenti dell’idrovia è ancora disponibile e potrebbe essere dirottata su opere di raccolta e conservazione delle scarse risorse idriche del bacino padano

Nota di Asino Rosso  Era ora! Campo democratico, nuova vera sinistra all'orizzonte? Si vedrà, a Ferrara in particolare X per forza, ma chissà... Intanto sacrosanta la auspicata fine del mito Idrovia, uno dei capolavori negativi del PD Tagliani Zappaterra, spreco di risorse pubbliche    , non tanto l'ingenuo Tagliani...

A proposito si veda questa nostra analisi radicale mesi e mesi fa nello specifico pubblicata a livello nazionale (ma sempre contro l'Idrovia anche nel medioveo pd dalle origini) ignorata da Estense com e la solita stampa ferrarese...

 https://www.corrierepl.it/2021/08/13/ferrara-idrovia-flop-e-geotermia-perduta/

Estratto

 

Perchè se vero per la Destra PO, il problema è maggiormente di ottimizzazione infrastrutturali  e semmai di comunicazione (certamente  affascinante nella sua natura selvaggia, ciclabili e bellissime oasi ecologiche, ecc. ), per l’idrovia da circa 20 anni, sembra magari una mera segnaletica verso il nulla  la città ha già usufruito di migliaia di euro (se non erro anche fondi europei).

Limitandosi a un progetto già in sè discutibile (trasporto fluviale commerciale su un Fiume sempre più in secca e fuori stagione epoca…) e soprattutto da qua al mare a qualche infrastruttura (molto costosa), ponti canali apparentemente restaurati, come fosse un gioco dell’oca, dove neppure delle anatre …navigano.

Altro che commercio fluviale, si poteva fare quasi un worm hole.. nella metafora iperbolica per sinergizzare la città con il mare, la piccola Venezia e deliziosa Comacchio, e tutta l’area delle storiche valli comacchiesi oltre il Delta e.. dalla città di Ferrara! 

Una meraviglia ecologica vera, con una ottimizzazione infrastrutturale minimale e non invasiva… magari con i tanti fennicotteri  e altri volatili dell’area in libertà.

Ferrara, anche ai tempi d’ora della plastica moplen con l’Enichem Montedison e della grande scommessa soffrittiana della città d’arte di fine secolo, ha sempre scontato una vocazione non produttiva, fuori dal focus della Via Emilia, dal secondo dopo guerra….

Vedremo ora se il ritorno della geotermia diventerà realtà con  i “nuovi” (è già dal 2019..) politici, quando finirà l’ovvia emergenza della pandemia, e se la grande Area quasi 51 della cosiddetta Idrovia, riformatizzata  nel senso diverso di cui sopra, farà del ferrarese una grande area finalmente non depressa, o almeno verso quella direzione nel corso degli anni…