Urbinate Nativita' di Gesu'

 Federico Barocci, Natività di Gesù, 1597. Olio su tela, 1,34 x 1,05 m. Madrid, Museo del Prado.
L’urbinate Federico Fiori, detto Barocci (1535-1612) si formò sulle opere di Raffaello, di Correggio e degli artisti veneti, da cui ricavò i personalissimi effetti di colore e di sfumato che caratterizzarono la sua produzione. Uomo di profondissima fede, dipinse quasi solamente quadri di soggetto religioso. Le opere di Barocci presentano una delicatissima portata emotiva, ottenuta attraverso composizioni sempre vivaci e ricche di figure. Nella deliziosa e notturna Natività di Gesù, commissionata da Francesco Maria II della Rovere e da questi poi donata alla regina di Spagna, Margherita d’Austria, Barocci ambienta il sacro evento in una stalla, secondo la tradizionale iconografia. Gesù Bambino, deposto in una mangiatoia e vegliato dal bue e dall’asinello, emana un alone di luce divina che illumina una giovanissima, casta e delicata Vergine, inginocchiata di fronte al figlio in amorevole adorazione, con le braccia aperte, accogliente. San Giuseppe, sul fondo, indica ai pastori il piccolo nato. Il morbidissimo stile di Barocci è stato definito «naturalismo mistico». Ha scritto lo storico Nicholas Penny, direttore della National Gallery di Londra: «[Barocci] ha reso il sacro allo stesso tempo divinamente bello e irresistibilmente umano».
Da Arte Svelata 


 

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