Angelo Giubileo Dell'Inizio e Della Fine

 ANGELO GIUBILEO

DELL'INIZIO E DELLA FINE
La storia dell'uomo, dall'inizio alla fine, si manifesta, dal punto di vista evolutivo, come "volontà di potenza". Il mito del programmatore continua attualmente il mito del creatore, con esiti futuribili che promettono l'attuazione di un nuovo paradiso, artificiale. Martin Heidegger ha evidenziato questo percorso apicale, concludendo che il pericolo è se l'essere stesso, nella sua stessa essenza, capovolge l'oblio che proviene dall'essere stesso. E cioè se, nella nostra concezione umana, l'ente, quale che sia, preceda l'essere, che: è. E comunque, se il pericolo è, c'è sempre una forma di salvezza, quale che sia.
L'architetto si limitava a misurare l'Essere; il creatore o poeta a edificarlo mantenendo l'enigma o il mistero di sé stesso e quindi della causa che precede; ora, nelle vesti di programmatore, la costruzione del cosmo è diventato un affare decidibile, che promana cioè da una causa definita o diremmo certa. La logica aristotelica cade in disgrazia ed è sostituita dalla logica ricorsiva dell'algoritmo.
Ma non è ancora il tempo in cui l'essere, nella sua stessa essenza, abbia capovolto l'oblio che proviene dall'essere stesso. Come sempre, sarà quel che sarà!