E' l'unica candidata artista, se non erriamo, con la Lega per dare l'assalto al PD local dopo oltre 70 anni. Vanta un ottimo percorso pittorico (anche fuori Ferrara, in Lombardia e altrove. Parallelamente è anche di solida formazione scientifica (laurea in Scienze Veterinarie).
L'abbiamo intervistata:
D- Anna, candidata leghista, è la prima volta nell'agorà politico?
R: - Assolutamente sì. Non ho mi sono mai occupata di politica. In questo particolare momento storico in cui tutti gli equilibri sociali sono sbilanciati, e in cui la mia città Ferrara è cambiata in peggio, ho ritenuto necessario portare avanti le mie battaglie sul territorio che riguardano in primis la sicurezza, ma anche la vivibilità che questa amministrazione di sinistra ha decisamente ignorato, ma anzi in più occasioni minimizzato se non ridicolizzato e ho trovato nella Lega quella forza politica e sociale che più mi rappresenta.
D-Anna, porterai un poco di colore in un mondo a Ferrara finora più in bianco nero se non grigio?
R- Mi auguro di sì. Ferrara sotto la coltre nebbiosa che la caratterizza non solo nei mesi invernali ma metaforicamente tutto l'anno, ha in sé un cuore pulsante in cui l'arte in tutte le sue espressioni merita di emergere. Il colore che vorrei portare è il "colore delle idee", di tutti quei giovani e non che hanno la voglia di veder rinascere la propria città , ultimamente imbruttita, degradata e sporca.
D- Anna sei infatti una pittrice, Ferrara è nota come città d'arte, come ottimizzarla?
R- Mi piacerebbe vedere Ferrara al centro della cultura e delle arti come fu nel Rinascimento , una delle capitali europee più fiorenti dell'epoca, punto di riferimento di artisti,scrittori, poeti, musicisti. Valorizzare ciò che Ferrara offre nella sua massima espressione con i suoi monumenti e opere d'arte e incentivare ciò che di nuovo si affaccia nel panorama artistico italiano e straniero. Ferrara ha tutte le caratteristiche e qualità per brillare come fu nel passato.
D- Anna sei anche veterinaria, formazione scientifica, Ferrara deve "scienticizzarsi"?
R- Nonostante io abbia una formazione scientifica , provengo da una precedente formazione artistica. Penso che le varie discipline si debbano armonizzare e che la scienza è importante come lo è l'arte. Sono dell'idea che se si fa bene il proprio lavoro nella scienza, nel sociale e nel campo artistico, si abbia la possibilità di ottenere ciò che in una società emancipata e sana può produrre in ciò che è vero, ciò che è buono e ciò che è bello. Una sola parola unisce questi aspetti della vita: il buonsenso.
D- Anna , il tuo personale gusto artistico?
R- Amo il surrealismo in generale con il suo massimo esponente Salvador Dalì, di cui ricordo una bellissima mostra organizzata al Palazzo dei Diamanti negli anni ottanta , la pop art di Andy Wharol e Hieronymus Bosch il pittore fiammingo del XV secolo, che più di ogni altro artista di quel periodo storico, ha saputo evocare attraverso allegorie e simbolismi una rappresentazione decisamente "futurista" e futuribile. Degli artisti contemporanei mi piace molto Zayasaikhan Sambuu artista le cui opere raccontano la vita nomade della sua terra, la Mongolia. Non sarebbe male vederle dal vero e magari a Ferrara, perché no?
*a cura di R. Guerra
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