Oscar Bartoli : Il divano del produttore

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Il divano del produttore  Letter from Washington blog 


Yamashiro Hollywood e' un famoso ristorante giapponese sulla collina di Hollywood.

Le leggende metropolitane dicono che molte delle attrici più note e meno note della capitale del cinema americano accettassero  inviti molto privati  in questo locale con produttori e registi per assicurarsi delle parti consistenti nei film.

Marylin Monroe  icona  della bellezza femminile degli anni 60, oltre che essersi sprecata con il presidente degli Stati Uniti, suo fratello e molti altri, affermava che si era stancata da giovane di "doversi sbucciare le ginocchia" negli uffici dei vari produttori e uomini  super potenti di Hollywood.

In un mondo in cui  tutto si compra e tutto si vende  (a cominciare dal proprio corpo) desta una certa meraviglia  e speranza la reazione di molte star di Hollywood che a distanza di 20 anni accusano  il produttore Weinnstein di violenze sessuali.

Che Weinnstein  fosse un porco lo si sapeva a Hollywood da decenni. Il che non giustifica questi comportamenti.

Il potere è un afrodisiaco molto potente  per i maschi. Se poi ci aggiungi  anche una patologia sessuale  il prodotto finale non può che essere deprimente.

Da sempre il maniaco sessuale ha avuto  la possibilità di nascondere  i propri eccessi  dietro la cultura del "il maschio e' cacciatore".

Ma che si tratti di una malattia non vi sono dubbi.

Nella nostra lunga esperienza professionale c'è capitato diverse volte di dover gestire situazioni incresciose determinate dal comportamento  di questi personaggi.

Ricordiamo un party  organizzato  con decine di ospiti. Un collega giornalista di una nota testata romana ci avvicina  e  ci dice che avrebbe spaccato la faccia  a quel direttore generale di ministero che da più di mezz'ora stava facendo profferte oscene alla sua  deliziosa consorte, sbavandole addosso mentre ballavano.

 Lo scandalo hollywoodiano del signor  Weinstein probabilmente cambierà la procedura di approccio  delle giovani  aspiranti attrici nei confronti  dei produttori e registi.

Ma il mondo continuerà a funzionare sulla base del fondamentale principio di seduzione.

Da sempre il rapporto maschio femmina si basa sulla logica della domanda e offerta nella quale  da millenni la capacità di  attrazione-seduzione  della donna  ha sempre avuto un ruolo  oggettivamente primario.

Il maschio,  succubo del fascino della donna, reagisce con l'unica arma  che gli è propria  secondo natura,  ovvero l'imposizione del proprio ruolo,  fino ad arrivare alla violenza ed all'annullamento  del partner-avversario. Basti pensare ai milioni di donne considerate esseri inferiori da culture religiose aberranti ed al femminicidio.

Aggiungi poi che in un mondo in cui anche le ragazzine  di 14 anni  si fanno un titolo di merito nell'utilizzare  la propria bellezza giovanile per averne  un consistente guadagno, diventa sempre più difficile stabilire e rispettare  un codice di comportamento corretto  tra i due sessi per quanto riguarda la nostra societa' occidentale..

Senza parlare poi di quegli anziani laidi  che favoleggiano ancora  sulle loro  presunte conquiste.


Oscar Bartoli

 

Il divano del produttore

http://oscarb1.blogspot.com/2017/10/il-divano-del-produttore_24.html
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