IL MITO DEL GRANDE CAPO OVVERO L'UOMO FORTE NELLA STORIA

Mussolini è stato, secondo molti studiosi, il primo leader contemporaneo che si è avvalso del cosiddetto romanticismo dello straordinario, attraverso l'istituzione del culto del duce nella religione politica del fascismo. A dire il vero, la genesi del fenomeno moderno del grande uomo, "il romanticismo dello straordinario" contribuì alla trasfigurazione eroica di Napoleone. Il 13 ottobre 1806, Hegel vide lo Spirito del Mondo passare a cavallo sotto la sua finestra, incarnato nella piccola figura di un potente imperatore, assurto alla gloria del potere per virtù della sua forte volontà di dominio. Da Napoleone, personalità "cosmico-storica" come la chiamava Hegel, ha preso le mosse nell'epoca delle masse il nuovo culto dei grandi uomini. o capi carismatici. Potrebbe oggi Hegel vedere passare lo Spirito del Mondo passare nella figura di Angela Merkel?. La domanda è peregrina, ponendosi in un'epoca in cui la crisi della democrazia porta al cinismo dello straordinario e non si sa se affidare il comando delle sorti dei popoli a capi dal solo forte potere mediatico o anche in grado di rimestare le acque tempestose della Storia.
Casalino Pierluigi