Internazionale di regime | estense.com Ferrara

Internazionale di regime | estense.com Ferrara: 'Arriva Internazionale' e ci spiega la direttrice del festival che lo spirito di questa edizione è il 'mondo che guarda con un cannocchiale'. Sarà affrontato il tema del populismo: mi chiedo se gli intellettuali che dei fiumi di parole hanno fatto un mestiere, dai loro salotti sapranno riconoscerne i motivi della nascita, a darsi e dare una spiegazione del fatto che milioni di persone che ogni giorno si alzano per andare a lavorare non hanno più fiducia in una classe politica corrotta e distante. Un cannocchiale che indaga sulla potenza economica della Corea del Sud ma non si accorge che qualche metro più a nord c'è chi gioca alla guerra lanciando missili, mettendo a rischio sicurezza, ambiente e salute mondiale, salvo poi preoccuparsi se Trump si ritira dall'accordo di Parigi sul clima. 200 intellettuali, tutti allineati all'Internazionale del regime e del pensiero unico, schierati per l'integrazione e accoglienza ma non una parola sulle persecuzioni ancora oggi subite dai cristiani



Nota di AsinoRosso1   Nulla da fare, tranne alcune eccezioni (anche laterali e di matrice persino ferrarese, le iniziative di Gecofe e Transpolitica e anche altro) l'Intellighenzia della fu sinistra lo ammetta o comunque già parlano la Storia (eh eh Marx persino docet!) e i fatti.  Ormai da un pezzo la fu sinistra intellettuale è legittima sul piano della verità verosimile soltanto formalmente, diversamente esercizi di Stile (ma Quenau ben altra stoffa e pensieri liberi): per il resto e da un pezzo, almeno da un certo Alan De Benoiste o piu recentemente lo stesso Onfroy (e altri) la cosiddetta Destra centra il Reale, è più propulsiva  e persino più realmente nobile moderna (un'altra modernità che reinventa anche la miglior Tradizione) e non a caso capta i bisogni e i sogni reali dei popoli, mentre la fu sinistra è dissociata, sul piano storico, etologico, culturale, memetico, esattamente e paradossalmente persino parossistica rispetto anche alle sue tradizioni, Gramsci in primis!  E a livello local A. Mosso ha ragione sui limiti strutturali de l'Internazionale, piaccia o meno, altro che avanguardia culturale, ancora roba di un Novecento che è già fossilizzato...