Intervista a Raimondo Galante: tra Debord e situazionismo web-futuristico

 
 *photo Debord

 

D- Galante, sei noto soprattutto per un saggio sorprendente su Guy Debord (Tracce ediz. , poi un aggiornamento, Futurist Editions)? Un approfondimento e come mai il saggio, nonostante abbia anticipato certo ritorno neosituazionista, a Ferrara stranamente segnalato solo dalle avanguardie?

R- Il saggio , a mio avviso è stato considerato importante proprio per la sua impostazione innovativa e soprattutto la sua "napoleonica elettricità",  che teoricamente ma anche volendo praticamente porta ad avere gli strumenti per capire il nostro tempo e potenzialmente esserne capaci di sovvertirne gli equilibri e l'ordine costituito almeno dal punto di vista estetico e filosofico – teoretico,  ma non solo… Per questo è stato apprezzato dalle avanguardie, soprattutto quelle futuriste e futuribili,  che ne comprendono l'autentico potenziale rivoluzionario. Nel contempo ritengo, che per le sue caratteristiche, a dispetto di una chiarezza indubbia nel linguaggio e nell'esposizione, qualità rara in testi  filosofici possa essere anticonvenzionale,  un po' scomodo ed irriverente nei confronti di certe posizioni culturali dominanti ancora ampiamente consolidate e dominanti nell'ambito cittadino ed anche a livello nazionale ed internazionale , come del resto lo è stato lo stesso Debord per molto tempo. Cio' nonostante, per gli stessi motivi visti in chiave positiva e propositiva,  sono ottimista per il futuro. Citando una famosa frase di un personaggio a me molto caro, il geniale scienziato Nikola Tesla:
"Il passato ed i presente sono vostri ma il futuro appartiene a me".

D- Raimondo, nel tuo saggio una analisi anche futurizzante del situazionismo: Marinetti e Debord, intellettuali ancora sovversivi?

R - Assolutamente . Marinetti prima e Debord poi due intellettuali non solo di grandissimo valore, ma anche sempre estremamente innovativi, all'avanguardia e capaci con le loro analisi pregnanti, trasgressive e autenticamente sovversive di cambiare la realtà prima di tutto artistica e culturale e poi potenzialmente, introducendo pensieri dirompenti nella coscienza collettiva comune, anche tutto il resto...

D- Raimondo Galante, più di recente sei approdato alla poesia, alcuni libri collettivi ; in dinamiche metapolitiche con il gruppo Nuova Oggettività... e esperienze cosiddette filomatiche, aggiorniamo Ferrara città d'arte?

R - Sicuramente . Il futuro dell'intellettuale, a mio avviso,  è la dimensione, già gramsciana, della poliedricità, iinterartisticità  e multifunzionalità organica,  che va ad inserirsi come un flusso di antimateria nell'esistente scomponendolo, disgregandolo , riorganizzandolo, per poi ricostruirlo in maniera differente  e forse migliore di prima, aprendolo a nuovi orizzonti ed orientandolo verso nuovi importanti traguardi.

D- Ray Galante.. progetti futuri e una domanda provocatoria: fare gli intellettuali a Ferrara, marziani in patria?

Ho veramente  tanti progetti importanti per il presente e per il futuro  letterari ,  filosofici ed anche culturali in senso più generale e onnicomprensivo per dare lustro e concreto  valore aggiunto  non solo a me stesso ma anche e soprattutto a Ferrara, la meravigliosa   città d'arte che mi ha adottato non dimenticando  mai ed avendo sempre nel cuore  Venezia che mi ha dato i natali. Rispondendo poi alla seconda domanda, la figura dell'intellettuale oggi è forse ancora più importante di quanto non lo era in passato, perché il suo compito ad un tempo molto arduo ma sublime,  è quello di svegliare le coscienze addormentate, essendo capace di dare  stimoli  ed emozioni  forti sempre nuove  . In tal senso siamo alieni che devono manifestare la propria presenza in maniera efficace e propositiva,  anche se  non sempre immediatamente visibile e percepibile dalla massa.


di RAIMONDO GALANTE POESIE PER CORRADO GOVONI  50° ANNIVERSARIO (1965-2015)*



(*Raimondo Galante in queste sue liriche inconsciamente riprende le tematiche ed il ritmo della poesia govoniana.)


TRESIGALLO (*L'Ippogrifo, n. 35, 4/8 2014)


PER LE STRADE SOLITARIE E DESOLATE

RIGIDE ED IMPONENTI GEOMETRIE

SI ERGONO MAESTOSE E SUPERBE

MENTRE ANCORA SI ODONO

RITMI E MUSICHE DI MARCE E PARATE MILITARI

RUMORI ASSORDANTI DI MACCHINARI

FUNZIONANTI A PIENO REGIME

E FOLLE DI LAVORATORI OPEROSE E VOCIANTI

ECO ANCORA UDIBILE

DI UN PASSATO NON TROPPO LONTANO

CHE NON VUOLE ESSERE DIMENTICATO



NELLA TEMPESTA ( versione 01/2014)


Impulsi incontrollati

agitano aria, acqua e terra

La mia mente e' scossa da un violento terremoto

I sensi sono impazziti

Un' onda di piena inesistente

sta per travolgermi

Veloci raffiche di vento

mi schiaffeggiano incessantemente

Lampi, tuoni

Rimbombo

Io sono, poi non sono

una manifestazione della natura



Fontana della Musica (*L'Ippogrifo, n. 33, 4/9 2013)

Zampilli come lapilli

Getti d'acqua pura

Come eruzioni di lava incandescente

Tutto intorno una meravigliosa sinfonia

Tutto questo nient'altro è che

Sorgente di pura energia


(*Infatti emerge con forza l'amore incondizionato per la natura e la sua energia ma anche la forza espressiva delle analogie. Il tutto espresso tramite la formula linguistica del verso libero)


INFO

http://www.tracce.org/GalanteRaimondo.html

https://www.youtube.com/user/AssociazioneFilomati

Presentazione su Guy Debord di R. Galante

http://www.estense.com/?p=248049