Asino Rosso Ferrara solidale con il sindaco rottamatore Matteo Renzi di Firenze

 
 
 
*IL GIORNALE
http://www.ilgiornale.it/interni/lusi_i_soldi_a_renzi_rutelli_e_biancoil_sindaco_firenze_mai_preso_euro/margherita-luigi_lusi-francesco_rutelli-matteo_renzi/17-05-2012/articolo-id=588264-page=0-comments=1

Lusi: "70mila euro a Renzi, 3mila al mese a Bianco" Rutelli: "Ladro svergognato"

L'ex tesoriere della Margherita: "Facevo solo quello che mi chiedevano i vertici del partito". Renzi: "I tesorieri pubblichino tutte le fatture"

*nota di R.Guerra-AsinoRosso1   Giù le mani dal sindaco rottamatore...  ora, lo spatuzza dell'ex margherita l'ha sparata davvero grossa...  e allocchi ... qualsiasi procura o anche stampa che a volte dovrebbe riflettere ... qualche capacità critica, sopra la potenziale notizia.  Ma il quadro generale è chiaro...  Magistrati e procure in Italia, nel libro cuore dell'ex sinistra (come da copione napoletano della confusione totale come strategia depistante, mentre le città italiane sono quasi ostaggio del futuro corpo elettorale dell'ex sinistra stessa -ovvero extraeuropei di dubbia legalità e maturità costituzionale e democratica doc, non il fu PCI...-)  hanno recentemente assalito la pur ridicola Lega più ladrona di Roma. Ma l'affondo allo stesso Umberto Bossi, da tempo quasi come l'ultimo Breznev al vertici della Lega, beh  è  chiaramente cospiratorio-politico, guarda guarda il giorno dopo che non è più lui il Capo...  Ora per salvare Rutelli  ci mettono dentro il sindaco rottamatore...  Ulteriormente e soprattutto...ma che fine ha fatto l'affaire Penati e quasi direttamente (ma sempre ridimensionato)  Bersani...?  Assomiglia un poco a Tangentopoli... questa primavera spread politik, nell'era del Ragionier Monti...  Là fatti fuori la DC e il PSI, indenne il PCI... Ora, attacchi alla Lega  alla Margherita, persino ai rottamatori  di Renzi, guarda guarda il giorno dopo note querelle sulla futura leadership per il PD...   Il PD di Bersani, invece, nonostante Penati,  sempre lindo e vergine come le alpi svizzere!!!

ASINO ROSSO SOLIDALE CON IL SINDACO MATTEO RENZI DI FIRENZE

Bollettino periodico da MatteoRenzi
Enews 341, mercoledì 16 maggio 2012
Ricordo le regole del gioco. Chi vuole cancellarsi dai destinatari deve solo farmelo sapere via email:  enews@matteorenzi.it  Tutti i  suggerimenti, le idee, i consigli, le critiche sono per me utilissime: non riesco a rispondere personalmente a tutti, ma leggo ogni vostra riflessione sindaco@comune.fi.it. Per me questo filo diretto costituisce un’oasi di riflessione molto importante. Grazie!

Enews divisa in due parti, una più locale e una più nazionale, come al solito.

Firenze

Ieri abbiamo approvato il Bilancio di Previsione 2012 (qui il mio intervento in consiglio, ma è lunghissimo, sono il primo a consigliare di saltarlo). Abbiamo dimostrato che le tasse si possono anche abbassare, non solo alzare: infatti l'addizionale Irpef comunale è scesa dallo 0,3 allo 0,2 (avete letto bene, scesa). L'aliquota sulla prima casa passa dallo 0,6 dell'ICI allo 0,4 dell'IMU mentre chi ha più case viene colpito di più (0,99 se affittate, 1,06 se sfitte). Aumentiamo gli investimenti in cultura, istruzione e welfare: quando un Paese è in crisi, ripartire dall'anima della comunità è l'unica strada per uscirne vivi. Noi ci stiamo provando e vogliamo essere l'amministrazione che dimezza il numero degli assessori e raddoppia gli spazi espositivi in Palazzo Vecchio o alla Biblioteca delle Oblate. Che mette all'asta le auto blu e aumenta gli spazi verdi (a proposito, segnalo in questi giorni alcune inaugurazioni, dal giardino di viale Canova a quello del Campo di Marte fino al giardino giapponese nel meraviglioso Giardino delle Rose o al Giardino dell'Iris che a maggio brilla in tutto il suo splendore). Che difende il passato investendo sui musei ma sceglie il futuro: a questo proposito, abbiamo presentato con il Rettore dell'Università una bella iniziativa sul WiFi in città. Non ci basta, cioè, il biglietto dell'Ataf acquistabile con l'sms o il parcheggio della Firenze Parcheggi che si paga con il Telepass, ma vogliamo una rete all'altezza delle aspettative di cittadini e turisti: qui  le informazioni.

Sono molto contento di quello che abbiamo fatto sino ad oggi. E del resto – ricorderete – qualche settimana fa abbiamo mandato una lunga lettera ai fiorentini per fare il punto delle realizzazioni aperte: la trovate qui. Oggi vorrei rovesciare il ragionamento. E proprio nel momento dell'approvazione del Bilancio – dunque un giorno importante per le tante cose fatte e da fare – vorrei chiedere ai fiorentini che ricevono l'enews di indicarmi ciò che ancora non va. Insomma, una cosa che non abbiamo ancora realizzato. Giocando con il titolo della trasmissione tv di Fazio e Saviano (o meglio: sulla canzone di De André) vi chiedo quello che non ho (ancora) fatto... Una cosa concreta, puntuale, precisa che vi aspettavate dalla mia amministrazione e che ancora non vedete. Per noi infatti è gratificante ricevere elogi e complimenti. Ma servono di più le critiche, gli stimoli, le idee. Quello che non ho fatto: basta un'email a sindaco@comune.fi.it
Vi aspetto, grazie!

Per chi vuole seguire quotidianamente gli aggiornamenti su quello che facciamo:

Tra le notizie che trovate sul sito www.matteorenzi.it, segnalo, in particolare:

    • Il viaggio di 48 ore in Terrasanta, dove ho incontrato i vertici delle Istituzioni d'Israele, dal premier Netanyahu al vicepremier Shalom fino allo speaker della Knesset Rivlin; alcuni sindaci tra cui quello di Gerusalemme Barkat e quello di Betlemme Batarseh,  con il quale ho rinnovato il patto di amicizia voluto e siglato da Giorgio La Pira nel 1962, e rappresentanti di istituzioni e aziende molto attive nel settore della ricerca dal Weizman, fino ai vertici di Better Place azienda leader nel settore della mobilità elettrica..
  • Firenze città degli eventi, dalla Notte Bianca (bellissima – tra l'altro – la doppia relazione introduttiva dei professori Givone e Inguscio, la pubblicheremo!) fino al Maggio Musicale per poi arrivare al concerto di MTV in Piazzale Michelangelo dove più di 25mila ragazzi dalle facce pulite e tranquille hanno festeggiato i TRL Awards, tornati per la seconda volta consecutiva in città.

Questioni nazionali

Ho registrato molte polemiche dopo una mia intervista al Corriere della Sera. Ho solo offerto una lettura delle elezioni amministrative diversa da quella della maggior parte dei dirigenti nazionali del PD che hanno applaudito al trionfo del centrosinistra. Se è vero, come è vero, che il PD avrà più sindaci di prima, è anche vero che il trionfatore di queste elezioni è il Partito degli Astensionisti. Il PD prende 91.000 voti in meno rispetto alle ultime consultazioni amministrative comparabili. È chiaro che il PDL perde ancora di più (-150.000 voti) e questo giustifica il risultato. Ma è chiaro anche che in vista delle elezioni 2013 vincerà chi (ri)porterà al voto gli elettori fuggiti dalle urne a questo giro. E ho evidenziato come in questo quadro il passaggio delle primarie per la leadership sia fondamentale: Bersani deve dare la data in cui gli elettori potranno andare ai gazebo e scegliersi il leader come hanno fatto a livello nazionale nel 2005 con Prodi, nel 2007 con Veltroni, nel 2009 con lo stesso Bersani. E come a livello locale è stato fatto da Torino a Milano, da Genova a Bologna, da Firenze a Cagliari, dalla Puglia a tutti i livelli organizzativi del partito. Sarebbe buffo se in nome di un presunto principio statutario oggi si volesse impedire di organizzare le primarie. Peraltro se proprio si vuole richiamare lo Statuto, bene, allora facciamolo sempre: che dire della norma che prevede l'impossibilità di ricandidarsi in Parlamento per più di tre mandati? Se ricordate, proprio dalla mancanza di rispetto di questa norma partì la nostra polemica sulla rottamazione. Comunque
vi allego l'intervista al Corriere  che rispecchia la mia posizione molto fedelmente, a parte il titolo frutto di una incomprensibile ansia da prestazione giornalistica. Naturalmente, come sempre, graditissimi i vostri commenti (enews@matteorenzi.it ). Poi è chiaro che la vera sfida è caratterizzare i contenuti per le primarie, partendo da proposte precise e dall'esperienza dei tanti amministratori che oggi stanno in prima fila e che sono i veri anti-casta: giovani e meno giovani sindaci o consiglieri che si fanno in quattro dalla mattina alla sera per cercare di servire la propria gente! Segnatevi questa data: 22 e 23 giugno. Sarà un grande appuntamento di amministratori e sindaci per rilanciare le nostre proposte sui contenuti. Non si può continuare a tassare, tassare, tassare, senza indicare una visione per i prossimi vent'anni.

 

Faccio intanto un grande in bocca al lupo a tutti i candidati impegnati nei ballottaggi. Purtroppo non riesco ad accogliere tutti gli inviti che ho ricevuto per venire a fare campagna elettorale nei vostri comuni, perché devo fare il Sindaco. Ma l'augurio più bello che posso farvi è proprio quello di provare l'onore e la responsabilità di vestire la fascia tricolore divenendo testimoni della bellezza delle vostre comunità. In bocca al lupo, di vero cuore!

Firenze, intanto, ha ospitato per il secondo anno una sorta di Festival dell'Europa che quest'anno ha preso il nome di “The State of The Union”. Vi hanno partecipato tra gli altri il premier Mario Monti e il Presidente dell'Unione Europea Josè Manuel Barroso. Penso che il problema principale di oggi è che ci siano pochi euro nei portafogli della classe media italiana. Ma che questo problema derivi anche dal fatto che c'è poca Europa nella politica del nostro Paese. Dobbiamo chiedere più Europa, non meno Europa. Necessitiamo di un'Europa delle famiglie e delle persone, non solo un'Europa di tecnocrati e burocrati. Per questo nel Salone dei 500 abbiamo proposto di procedere rapidamente all'elezione diretta dei leader dell'Unione Europea, di dare alla BCE gli stessi poteri che ha in America la Federal Reserve, di accogliere la proposta di Ulrich Beck e Daniel Cohn-Bendit per un servizio civile universale europeo (“un Anno europeo di volontariato per tutti – per tassisti e teologi, per lavoratori e disoccupati, per manager e musicisti, per insegnanti e allievi, per scultori e sottocuochi, per giudici della corte suprema e cittadini anziani, per uomini  e donne – come risposta alla crisi dell'Euro”). Naturalmente non leggerete sui giornali dei contenuti di questo dibattito: fa molta più notizia la richiesta a Monti dei quattrini per completare il Teatro del Maggio o la Ferrari di Montezemolo. Per gli appassionati di questioni europee, qui c'è il link al mio intervento.

Del resto questi temi sono al centro anche della riflessione di Stilnovo, il libro che sto portando a giro per l'Italia, nei ritagli di tempo. Abbiamo ricevuto 174 richieste per le presentazioni: per ora ne abbiamo accolte 16. Spero che questo non suoni come snobismo, ma proprio come fisica mancanza di tempo: in ogni caso sono felice per l'incredibile accoglienza che ho ricevuto sino ad oggi da Torino a Bari. Mi piace moltissimo leggere le vostre opinioni su Stilnovo (e anche le vostre critiche, sia chiaro) e conto di fare almeno un'altra decina di presentazioni prima dell'estate. L'indirizzo è sempre il solito enews@matteorenzi.it

Pensierino della sera. Mi conoscete come un appassionato tifoso della Fiorentina. E come tale non amo il colore bianco e nero applicato al calcio. Diciamo pure che appartengo a quella generazione di tifosi che nei confronti della Juventus non riesce a essere propriamente oggettiva, anzi. Sono tra quelli insomma che deve ancora da elaborare il lutto dello scudetto del 1981-82, strappatoci all'ultima curva in un modo che ancora ricordiamo. Detto questo, devo ammettere di essere rimasto molto colpito dall'addio alla Juve di Alessandro Del Piero. Sarà che lo sento vicino perché ho solo due mesi meno di lui, sarà che è stato un grande protagonista di vent'anni di calcio (e noi ce ne siamo accorti vista la quantità di gol che ci ha segnato contro), sarà che le bandiere nello sport moderno sono sempre meno, ma quando ho visto il saluto di Del Piero ai suoi tifosi mi sono emozionato. Nessuna retorica, per carità. I calciatori sono ragazzi privilegiati e lo sappiamo bene. Ma suscitare speranza ed emozioni in una comunità varia è un dono che non tutti hanno. Del Piero sì. Tutto qui. E adesso che lascia merita il rispetto anche di chi non ha mai tifato per lui.

Un sorriso,
Matteo

Post Scriptum Oggi è cominciato il processo al generale Ratko Mladic, accusato di aver massacrato ottomila civili musulmani a Srebrenica, nel 1995, oltre ad aver assediato Sarajevo per quasi quattro anni, provocando la morte di diecimila persone. Un orrore di fronte al quale le Nazioni Unite e la comunità internazionale non si sono mosse. Finalmente però è arrivato il giorno della giustizia. Che non restituirà al mondo le vite spezzate di donne, uomini e bambini innocenti. Ma almeno ricorderà a tutti, tutti noi, che si può, si deve dire di no al male.