Storia del Transumanesimo in Italia 10 : Riccardo Campa "Mutare o Perire" (Sestante ediz.) recensione 2010 da Supereva/Controcultura

 

 

Dopo il precedente libro mediatico , “Transumanesimo: Cronache di una rivoluzione annunciata”, a cura dello stesso Campa, florilegio dalla stampa nazionale sulla new wave futurologica e futurista transumanista, ora questo volume esclusivamente di Riccardo Campa, Mutare o Perire- La Sfida del Transumanesimo (Sestante Edizioni)

Una specie di superbollettino, download aggiornato al 2010 del divenire di certo umanesimo scientifico, culturale e finanche estetico, di cui i Transumanisti sono certamente una delle avanguardie più attive e consapevoli.

Mutare o Perire ha un titolo esplicito e indicativo: o le istituzioni e le unità umane si adattano in fretta alla nuova era della conoscenza e della scienza applicata, accettandone non solo i supergadget spettacolari, o le ricadute tecnologiche di massa nella vita di tutti i giorni, oppure all’orizzonte, tra appena qualche decennio, anziché un mondo planetario più giusto e equilibrato, in temi di benessere e sicurezza, più ricco di creatività e libertà individuale, più longevo in buone condizioni, anche l’Occidente rischia non un nuovo rinascimento ma certo medioevo prossimo venturo, paventato dallo stesso Roberto Vacca.

Nonostante certa crisi strutturale contemporanea, la scienza e la tecnologia hanno le ricette per un salto quasi quantico possibile per gli umani del XXI secolo: certamente, uno dei sensi neppure taciti del volume., altre soluzioni verosimili non esistono….

Campa, con parole trasparenti, scorrevoli narra , da un punto di vista libertario e radicale dichiarato, la storia della futurologia più recente e dei suoi protagonisti, la sua sincronia e orizzonti nient’ affatto utopistici ma possibili, potenziali, prospettici, previsionali probabili, nonché tutti i gap psicosociali, chiaramente irrazionalisti, oggi persino new age e pseudoambientalisti, politici…, che frenano il nuovo progresso possibile postinformatico e postecologico.

Protagonisti italiani e internazionali (anche scrittori celeberrimi come William Gisbson e Bruce Sterling), quali Giulio Prisco, Stefano Vaj, Ugo Spezza, Gianni Vattimo, i quasi “Highlanders” angloamericani…Bostrom, Kurzweill, More, Orban… gli stessi Moravac, Jastrow, fino a Negroponte, De Kerckove, disseminati nelle principali università planetarie e nelle principali Corporation elettroniche o tecnoscientifiche del XXI secolo: i Nuovi Umanisti che captano anche il cosiddetto postumanesimo con le sue prospettive, non miraggi ma possibilità dietro…davanti l’angolo e …lo zoom contemporanei, con la Forza dell’Immaginazione e l’Amore della Scienza…

L’urgenza di nuovi paradigmi anche sociali e culturali, soprattutto istituzionali ed economici, sottolinea infine Campa, appare ancora più urgente alla luce delle frontiere pù avanzate della scienza contemporanea, ormai prossima a partire dalla seconda metà di questo secolo a concretizzare temi apparentemente fantascientifici.

Temi… quali l’ibernazione umana, la clonazione, l’Intelligenza Artificiale, la cosiddetta Singolarità Tecnologica, il Mind-Up Loading (ovvero il trasferimento della coscienza umana in corpi cloni robotici o persino virtuali, in pratica la semi-immortalità), per non parlare di temi più profani quali l’ l’Ecologia finalmente scientifica e cibernetica, l’energia solare o altre alternative (tipo Green Economy ma più evoluta, scientifica e futuribile), la domotica, il cybersex, l’automazione semi-totale, i viaggi interplanetari, OGM, farmaci e nanotecnologie mediche e no.

Un altro livello della condizione umana è già affiorato a livello appunto del post o del transumano, forse una nuova tappa dell’evoluzione, che domanda veri e propri nuovi paradigmi mentali, ancor più rivoluzionari e complessi, quasi cervelli multitasking per rispondere con bellezza e verità (e benessere) a tali ulteriori sfide della neomodernità…..

Riformattazioni mentali basati su sguardi al mondo e al suo divenire simili alle pupille..per così dire di fisici, matematici, informatici e anche artisti contemporanei, oltre l’illusione classica del tempo lineare, causa-effetto, nel cuore invece della complessità postmoderna e postumana, più prossima a scansioni esistenziali (nelle sue ricadute sulla condizione umana) aleatorie,stocastiche, relativistiche nello stesso tempo però ostili al nichilismo e alla necrofilia, capaci di parlare le verità dinamiche del nostro tempo come ipotesi verosimili, secondo il linguaggio della scienza e delle scienze umane…

Un libro programmatico, infine, che evidenzia nella affascinante e per forza di cose e scienza anche perturbante filosofia cosiddetta Transumanista (in realtà una scienza umana a tutti gli effetti), non soltanto telescopi…Hubble…. puntati sul futuro prossimo o remoto, fondamentali (paradossalmente) per congetture e mappe ottimizzate (senza Mappe globali…i territori restano evanescenti e aumenta il rischio di bussole… errate), ma anche microscopi (come i telefonini o i notebook frutto anche dei decisivi Viaggi Spaziali!) sul futuro presente, nel senso più pragmatico e sociologico possibile, secondo le metodologie ( e anche i contro-metodi…) dei padri fondatori della futurologia, da Norbert Wiener a Robert Jungk a Bertrand De Jouvenel agli stessi Marvin Minsky e Alvin Toffler, in Italia a Silvio Ceccato e Roberto Vacca.

Una stessa all’orizzonte nascente pragmatica, sottolineiamo di matrice neoprogressista e radicale, della mutazione nel Reale, confutazione quasi popperiana di certa critica banale e storica finanche ideologica…contro i futurologi: questo il messaggio perturbante per le scimmie al potere ovunque…. e creativamente dinamite presentista, destinato anche nelle profane sfere politico-sociali ..... C

 

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