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“Pd, la ricreazione è finita”
L’arroganza del Pd non ha limiti. Pur in fase terminale, il partitone persevera nell’insulto dell’avversario, incapace com’è di contrapporre alla critica politica, fatti ed argomenti. La sola cosa che può esibire ogni giorno è il fallimento della sua amministrazione.
Nell’ultimo delirante comunicato di partito i consiglieri del Pd si divertono a giocare con i voti ottenuti in consiglio da Ppf, con le sue proposte di modifica allo statuto, invece di contare quelli persi a Comacchio, i 10 mila bruciati da Tagliani a Ferrara nel 2009 e quelli nelle regionali del 2010.
Dopo aver portato allo sfascio, in decenni di mal governo, una città meravigliosa, la maggioranza è giunta ad amministrarla come si farebbe in un condominio. Il sindaco Tagliani, privo di qualsiasi slancio e progetto per il futuro di Ferrara, politicamente subalterno ai poteri forti e portatore del consenso di appena un terzo dei ferraresi, svende i beni comuni, massacra di tasse pensionati, giovani e precari, sperpera milioni di euro nel derivato che ha acceso da vice sindaco, scippa ai concittadini l’ospedale in centro storico (unico caso in regione, per sostituirlo con una clinica privata), paga con i nostri soldi stipendi faraonici ai dirigenti di Hera.
Questo è ciò che sanno fare Pd, consiglieri comunali Pd, sindaco, alleati e finti oppositori da sponda, che all’interesse dei cittadini antepongono la spartizione della torta. Su un punto tuttavia ha ragione lo squadrone Pd: i ferraresi ormai conoscono i loro polli e proprio per questo stanno loro tagliando i viveri.
L’impoverimento democratico, culturale ed economico, il clientelismo, la spartizione di poltrone e stipendi, il regime di casta, il furto dei rimborsi elettorali, sono sotto gli occhi di tutti a Ferrara ed in altre città emiliane. E’ in atto una ribellione pacifica ovunque. L’esplosione del M5S nel nostro territorio (Codigoro, Cento, Comacchio..), cui Progetto per Ferrara ha contribuito fattivamente, ne è testimonianza.
E i consiglieri teleguidati del Pd continuano a giocare in cortile, senza accorgersi che la ricreazione è finita.