Alfano e Fini: Darwin non mente (Neppure Lombroso a volte....)

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"ALFANO IL GIOVANE- FINI IL VECCHIO

 
Hanno parlato nello stesso giorno. Ma luogo e orario erano differenti. Ed anche la platea non poteva non essere più diversa. Da una parte Alfano, a Roma, alla festa dei giovani del Pdl di Atreju. Dall’altra Fini, a Mirabello, alla Festa Tricolore di Futuro e Libertà. Due discorsi e due stili agli antipodi. Alfano stava in mezzo ai giovani, in maniche di camicia, forte dei suoi quarant’anni. Fini era in giacca, impettito come al solito e anagraficamente superato. Checché se ne dica, Angelino rappresentava la seconda o terza Repubblica, mentre guardando e ascoltando Gianfranco si era catapultati nella vecchia politica politicante.
Alfano è stato chiaro, limpido, pulito. Alla faccia di chi giudica il Pdl il partito dei fuorilegge, ha parlato di lotta alla mafia, cui ha dedicato gran parte della sua azione politica. Ha invitato ad avere passione, impegnandosi per il Pdl senza pretendere in cambio soldi o seggi (sarebbe allora il caso di guardarsi attorno e di fare pulizia una volta per tutte, caro segretario!). Ha affermato che l’impegno per l’ambiente non è un’esclusiva della sinistra, ma che anzi deve diventare un punto fondamentale del centrodestra (purché si tratti, aggiungo io, di sano ambientalismo).

 
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