RECENSIONE PER L’ALBUM “BUTTERFLY EFFECT” DEI CHEMISTRY ROOM
Siamo di fronte ad un album di quelli di cui ce n’era bisogno, un rock, che va dall’hard al metal, con vari e continui riff di una chitarra potente, versatile ed aggressiva.
Richiama alla mente pezzi dei Led Zeppelin o dei Deep Purple per la loro evoluzione musicale all’interno dello stesso brano.
Onirici viaggi, senza sonno, e simboli che avvertono di avvenimenti che non si possono mutare, leggi di causa ed effetto, sottoforma di brani da ascoltare fino a farli sciogliere dentro, per divenire poi parte del “io”.
Questo gruppo nato da poco rende giustizia alla musica, all’arte e alla poesia musicale, riuscendo ad avere un feeling tra le persone, gli strumenti ed i pensieri del gruppo, come tante api, che pur rimanendo degli individui asestanti, costruiscono tutti un unico lavoro, irripetibile e completo.
Maurizio Ganzaroli /Sands From Mars webzine