Barbara Cannetti 16000000 di colori Recensione di Zairo Ferrante

 CANNETTI BA.jpgZAIRO FERRANTE 16 Milioni di Colori di Barbara Cannetti


16 milioni di colori

 

 

 

 

 

 

 

edito da Libertà Edizioni  http://libertaedizioni.net/cannetti<...   

sia in versione cartacea che on-line è Opera della talentuosa(a conferma di ciò ricordo che il libro è stato ristampato, cosa rara per la Poesia) Barbara Cannetti, Poetessa Ferrarese.

Barbara Cannetti è nata il 22 febbraio 1970 ed abita in un piccolo paese della provincia di Ferrara, città nella quale è nata. Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in economia e commercio presso l’Università di Bologna. Fin da piccola adora leggere e scrivere. Sedici milioni di colori (raccolta di prose liriche) è la sua prima pubblicazione.

 

Nelle pagine di questo libro, in cui prosa poetica e versi rimati si alternano, il Dinanimismo esiste!!!

Lo si vede nelle immagini forti ed immediate di alcune poesie “PIGIAMA: ...rinnovata memoria di dolore,/ stampata incapacità di essere indipendente,/ tatuata impossibilità di correre nel vento.”

Lo si sente quando, l'abilissima Poetessa, prende la tua Anima per mano e la porta fino alla porta di dolore di “Maristella e di qui la ributta nel suo cuore e nella sua Anima, per poi affondarla in cumuli di aria viziata d'Ospedali che prontamente la tua mente ri-pesca dal componimento precedente, per poi farla risorgere nella speranza e con la forza di chi “a fatica si rialza, ed alla vita non rinuncia.

E' DinAnimista la critica, mezzo Poesia, alla banalità in “Giudizi e Pregiudizi: ...da sempre considerati specchio dell'anima troppo presto imparano a riflettere giudizi banali che spesso si trasformano in pregiudizi immersi dentro preconfezionati sorrisi...”


La scrittrice mescola sapientemente le parole, trasformando la prosa in poesia ed i versi in prosa, confonde il lettore con la sua innata immediatezza che va indubbiamente a segno accarezzando dolcemente l'anima e (è proprio il caso di dirlo) strappandole anche qualche lacrima. La linea che guida l'opera possiamo tranquillamente definirla neoromantica senza però essere troppo riduttivi, visto che non è infrequente inbattersi in versi francamente surrealisti ed a tratti, concedetemi il termine, naturalisti

http://recensionidinanimiste.myblog.it

video http://www.youtube.com/watch?v=NtpKpKb7inM