venerdì 25 dicembre 2009

Barbara Cannetti 16000000 di colori Recensione di Zairo Ferrante

 CANNETTI BA.jpgZAIRO FERRANTE 16 Milioni di Colori di Barbara Cannetti


16 milioni di colori

 

 

 

 

 

 

 

edito da Libertà Edizioni  http://libertaedizioni.net/cannetti<...   

sia in versione cartacea che on-line è Opera della talentuosa(a conferma di ciò ricordo che il libro è stato ristampato, cosa rara per la Poesia) Barbara Cannetti, Poetessa Ferrarese.

Barbara Cannetti è nata il 22 febbraio 1970 ed abita in un piccolo paese della provincia di Ferrara, città nella quale è nata. Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in economia e commercio presso l’Università di Bologna. Fin da piccola adora leggere e scrivere. Sedici milioni di colori (raccolta di prose liriche) è la sua prima pubblicazione.

 

Nelle pagine di questo libro, in cui prosa poetica e versi rimati si alternano, il Dinanimismo esiste!!!

Lo si vede nelle immagini forti ed immediate di alcune poesie “PIGIAMA: ...rinnovata memoria di dolore,/ stampata incapacità di essere indipendente,/ tatuata impossibilità di correre nel vento.”

Lo si sente quando, l'abilissima Poetessa, prende la tua Anima per mano e la porta fino alla porta di dolore di “Maristella e di qui la ributta nel suo cuore e nella sua Anima, per poi affondarla in cumuli di aria viziata d'Ospedali che prontamente la tua mente ri-pesca dal componimento precedente, per poi farla risorgere nella speranza e con la forza di chi “a fatica si rialza, ed alla vita non rinuncia.

E' DinAnimista la critica, mezzo Poesia, alla banalità in “Giudizi e Pregiudizi: ...da sempre considerati specchio dell'anima troppo presto imparano a riflettere giudizi banali che spesso si trasformano in pregiudizi immersi dentro preconfezionati sorrisi...”


La scrittrice mescola sapientemente le parole, trasformando la prosa in poesia ed i versi in prosa, confonde il lettore con la sua innata immediatezza che va indubbiamente a segno accarezzando dolcemente l'anima e (è proprio il caso di dirlo) strappandole anche qualche lacrima. La linea che guida l'opera possiamo tranquillamente definirla neoromantica senza però essere troppo riduttivi, visto che non è infrequente inbattersi in versi francamente surrealisti ed a tratti, concedetemi il termine, naturalisti

http://recensionidinanimiste.myblog.it

video http://www.youtube.com/watch?v=NtpKpKb7inM