Milano La Fabbrica del Vapore con Sgarbi e Rosso Trevi

CECCHINI E SGARBI.jpgDA TG COM MEDIASET

Il ritorno di Sgarbi. L'altro

Milano, Teatro Ciak-Fabbrica del Vapore

Vittorio Sgarbi, porta l'arte e la sua visione del mondo a teatro

Enja Produzioni ed Agenzia Promoter.it portano in scena uno spettacolo del critico d’arte più famoso d’Italia dal titolo " Sgarbi, l’altro".

La tournèe teatrale esordisce a Milano al Teatro Ciak di Via Procaccini dal 10 al 15 novembre, dove andrà in scena uno spettacolo intelligente e colto, uno show in cui il vulcanico professore salirà per la prima volta su un palcoscenico per raccontare l’arte, la cultura e il paesaggio, con la competenza, la passione e la grande abilità oratoria che da sempre incantano e affascinano il suo pubblico.

Sgarbi sarà in tournee per tutta la stagione teatrale, toccando una sessantina di città italiane, dai grandi centri urbani ai piccoli paesi.

La serata di giovedi 12 novembre, sul palco del Ciak,  farà da alter ego a Sgarbi Morgan, direttamente da "X Factor ", con cui ha già condiviso a Siena una serata parlando di arte e di follia.


Vittorio Sgarbi, un ritorno nella città che lo ha visto assessore alla Cultura, che dopo le polemiche al vetriolo con il sindaco Letizia Moratti, è diventato sindaco di Salemi e che qui vuole indossare solo i panni del dott. Jekyll, lasciando da parte la sua vis polemica, per raccontare di arte, letteratura, musica, donne e paesaggio. Conversazioni colte e pacate su tutti gli aspetti della sua visione del mondo.

Un Vittorio Sgarbi, uomo di cultura, che darà anche la sua visione interpretativa sull'attualità, interloquendo con il pubblico, anche se lui spera di no, per non essere trascinato da provocazioni ad indossare i panni di mister Hyde.

Uno one man show, diverso ogni sera, fatto di parole, musica e arte e immagini. Uno Sgarbi educato, gentile, sorridente...

«Racconterò la mia visione del mondo. La scenografia sarà essenziale. Proietterò filmati e fotografie e vi sarà come sottofondo la musica che piace a me: Mozart, Rossini e Alberto Bruni Tedeschi, il compositore padre di Carla Bruni... Sicuramente vi saranno tre momenti in cui parlerò di arte, letteratura, cronaca. Uno dei temi saranno i crolli, dal muro di Berlino, di cui proprio il 9 novembre ricorre il ventesimo anniversario, a quello vergognoso della villa liberty di Morazzone, in provincia di Varese, abbattuta per colpa del sindaco Matteo Bianchi. Ma vi sarà spazio per tutto, anche per Graziano Cecchini, l'artista che ha dipinto di rosso la fontana di Trevi e che ho nominato assessore al Nulla del comune di Salemi».

Un ritorno alle origini per un pubblico che rimase affascinato dal suo chiaro ed efficace modo di fare lezioni d'arte nella trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show, alla fine degli anni '80.

Gianni E. A. Marussi

 

VITTORIO SGARBI

BIOGRAFIA

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara l'8 maggio 1952. Si è laureato in filosofia con specializzazione in storia dell'arte all'Università di Bologna.

Già Sottosegretario al  Ministero dei Beni Culturali,  è il curatore delle più importanti mostre d’arte sul territorio italiano.

Tra i più preparati critici della storia dell’arte, personaggio istrionico dalle indiscusse qualità dialettiche e artistiche, al suo passaggio non lascia mai indifferenti né il pubblico né i media.

Ogni sua iniziativa, televisiva, editoriale o espositiva,  ha il potere di catalizzare l’attenzione e l’ammirazione del grande pubblico al quale il critico ha la capacità di rivolgersi in modo diretto, semplice, ironico ed efficace.

Vittorio Sgarbi ha il grande merito di aver divulgato a tutti il concetto della bellezza e del rispetto dell’arte, risvegliando, nel paese “culla dell’arte” per eccellenza,  molte coscienze sopite, così abituate a monumenti e statue da dimenticarsi di avere l’obbligo di prendersene cura.

Ha pubblicato numerosi volumi di storia e critica dell'arte, tra i quali:
Carpaccio (1979, pubblicato anche negli Stati Uniti da Abbeville e in Francia da Liana Levi), Palladio e la Maniera. I pittori vicentini del '500 e i collaboratori del Palladio, 1530-1630 (1980), Pietro Longhi. I dipinti di Palazzo Leoni Montanari (1982), Gnoli (1983, Premio Acquasparta), Tutti i musei d'Italia (1984), Il sogno della pittura (1985, Premio Estense), Antonio da Crevalcore e la pittura ferrarese del Quattrocento a Bologna (1985), Mattioli (1987), Soutine (1988), Storia Universale dell'arte (1988), Lezioni private (1996), A regola d'arte (1998), La casa dell'anima (1999).

Ha pubblicato con Rizzoli Davanti all'immagine (1989, Premio Bancarella 1990), Il pensiero segreto (1990), Dell'Italia. Uomini e luoghi (1991, Premio Fregene), Gli immortali (1998), Notte e giorno d'intorno girando (1998), Le tenebre e la rosa (2000), Percorsi perversi (2001), Parmigianino (2003), Un paese sfigurato (2003), Andrea Palladio. La luce della ragione. Esempi di vita in villa dal XIV al XVIII secolo (2004).

Per le edizioni Bompiani ha pubblicato Roma: dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori (1991), Il bene e il bello (2002), Dell'anima (2004), Ragione e passione (2005), Vedere le parole. La scrittura d'arte da Vasari a Longhi (2005).

Ha curato molteplici mostre, in Italia e all'estero, dedicate - tra gli altri - a Valerio Adami, Vangi, Botero, Nathan.

Alcuni fra i suoi riconoscimenti pubblici: accademico dell'Accademia Georgica di Treia e della Rubiconia Accademia dei Filopatridi, presidente del Comitato scientifico del Museo Campano di Capua e dell'Accademia di Belle Arti di Urbino, membro della Commissione per le attività culturali dei comuni di Cremona e di Lecce, commissario per le arti e il restauro architettonico della città di Padova e Alto Commissario per la valorizzazione della Villa del Casale di Piazza Armerina.E' direttore alla Soprintendenza ai beni artistici e storici di Venezia.

Ha vinto nel 2000 il Premio Internazionale Flaiano per la televisione.

Collabora con "Bell'Italia", "Grazia", "Il Giornale", "L'Espresso", "Panorama", "Restauro & Conservazione", "Oggi", "Arte e Documento".

E' stato eletto deputato al Parlamento italiano nel 1992 e nel 2001, e al Parlamento europeo nel 1999.
Nel 2006 ottiene l'incarico di assessore alla cultura di Milano. L'8 maggio 2008 la nomina ad assessore gli viene revocata dal sindaco Moratti.[6] Il 30 giugno 2008, sostenuto dall'Udc, dalla Dc e da una lista civica di centro è stato eletto Sindaco del comune di Salemi (TP). Il 29 luglio 2008 il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso con cui l'animatore d'arte contestava il «licenziamento» dal Comune di Milano reintegrandolo, di fatto, nelle funzioni di assessore [8]. Il critico, tuttavia, con un comunicato, emanato il giorno successivo alla decisione dei giudici, si è spontaneamente dimesso dalla carica di assessore, risolvendo alla radice il problema della incompatibilità col ruolo di primo cittadino del comune belicino.
Sgarbi ha poi deciso di avviare un progetto ambizioso per salvaguardare il patrimonio artistico della città, regalando la proprietà delle antiche case di Salemi (in gran parte distrutte dal terremoto del Belice e oggi in stato d'abbandono) a chi voglia restaurarle.

http://www.tgcom.mediaset.it/tgmagazine/articoli/articolo465008.shtml

 video http://www.youtube.com/watch?v=bCuyOBFyYVo