OMBRE ESTELUX di Paolo Giardini

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La Estelux non decolla, dicono, per le difficoltà incontrate da parte degli investitori alla reperibilità delle risorse finanziare. Sono difficoltà momentanee, conseguenza del terremoto finanziario che ha sconvolto le borse. La ragione è plausibile, e la necessità di dover attendere tempi migliori sembra ragionevole. Per evitare o contrastare eventuali delusioni, però, sarebbe bene che sindacati e politici (di questi ultimi ne abbiamo insediati di nuovi…) sapessero qualcosa di più: i problemi finanziari sono dovuti solo alla crisi congiunturale o all’accresciuto rischio di obsolescenza di un impianto produttore di costosissimo silicio policristallino? Non conviene ignorare che il settore fotovoltaico offre altre economiche soluzioni. Più lo stabilimento tarda a produrre un prodotto destinato a calare di prezzo col passare del tempo, e più conviene aspettare ad investire, più si allontana la convenienza ad aprire quella linea produttiva! Almeno un accenno di inquietudine dovrebbe sfiorare vecchi sindacalisti e neo amministratori, o no?

Ormai troviamo nelle edicole riviste periodiche che trattano di fotovoltaico, che parlano di tecnologie alternative ai pannelli tradizionali di silicio cristallino: i pannelli a film sottile ad alta efficienza, per esempio, fatti con silicio amorfo (assai meno costoso del cristallino) e con quantitativi di silicio per metro quadro dell’ordine di un cinquantesimo rispetto al tradizionale. Se aggiungiamo che la tipologia a film sottile presenta pure varianti senza silicio in fase di industrializzazione (a Tellururo di Cadmio, o a Rame-Indio-Cadmio-Zolfo, e altri ancora), non c’è da stare tranquilli sulla appetibilità di un articolo che rischia in tempi brevi di somigliare a quella dei TV a tubi catodici rispetto a quelli LCD.

Vittoriosi amministratori! Sull’onda del successo elettorale e dell’entusiasmo annesso, potreste affrontare con fresca determinazione la questione, fatelo! Ci sono trecento disoccupati che aspettano. E una grossa Turbogas, che il vostro partito ha fermissimamente voluto col pretesto di dare lavoro a quei trecento e a tanti altri, già in funzione, arricchendo la nostra aria di NOx in quantità mai raggiunte prima. Non vorrete che continui ad avvelenare l’aria per niente?

Paolo Giardini