DA IL GIORNALE (Stefano Lorenzetto)
Maurice Chevalier sosteneva che la vecchiaia non è poi così male, considerando qual è l’alternativa. Campò fino a 84 anni. Gabriele Rossi e Antonella Canonico hanno in previsione di andare ben oltre l’arco temporale che fu concesso al celebre chansonnier. Molto, ma molto, più in là dei 120 anni che don Luigi Maria Verzè, fondatore dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha promesso a Silvio Berlusconi. E anche, per rifarsi alla Genesi, dei 365 anni di Enoch, dei 777 di Lamech, degli 895 di Maalaleèl, dei 905 di Enos, dei 910 di Kenan, dei 912 di Set, dei 930 di Adamo, dei 950 di Noè, dei 962 di Iared e dei 969 di Matusalemme. Quanto? Conto tondo: «Mille anni». È questo il traguardo che Rossi e la Canonico, insieme dal 1977, marito e moglie dal 1983, si prefiggono. Non sarà l’immortalità, ma è qualcosa che le assomiglia molto. Diciamo Semi-immortalità, come sta scritto sulla copertina del loro libro di 632 pagine pubblicato da Lampi di stampa, con sottotitolo Il prolungamento indefinito della vita, e come si legge nelle prime quattro righe: «Il genere umano a un certo punto della sua storia raggiungerà l’immortalità. Noi siamo convinti che questo momento si stia velocemente avvicinando e che si manifesterà entro la fine di questo secolo». Quando, di preciso? «Entro il 2030 o il 2060».... continua http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=360348#1
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